Opinione su Smetto quando voglio: Sorridere riflettendo....

Sorridere riflettendo....

"Smetto quando voglio" è l'opera prima del regista salernitano Sydney Sibilia.
Il noviziato non ha avuto affatto un effetto deleterio.
La freschezza della regia si percepisce appieno.
La storia è alquanto originale e si impernia sulle vite difficili che vivono alcuni giovai e brillanti ricercatori italiani.
Questi ultimi, nonostante le indubbie doti accademiche, non riescono ad imporsi a livello professionale e sono costretti a svolgere attività lavorative umilissime per sopravvivere.
In particolare Pietro (Edoardo Leo), apprezzato assistente universitario in chimica, nonostante i molteplici sforzi e le conclamate qualità, alle soglie dei quarant'anni per il posto all'Università.
messo alle strette decide di prendersi la sua personale rivalsa.
Sintetizza una droga dagli effetti strabilianti ma che non è considerata illegale in Italia.
Ad essere illegale, però, è la commercializzazione e la mancata dichiarazione dei redditi.
Pertanto, forma con altri amici nelle sue medesime condizioni una banda dedita allo spaccio della pseudo-droga.
Ognuno sfrutta le sue conoscenze scientifiche per ottimizzare la neonata attività.
Alla fine, naturalmente, il tutto finisce ma non con qualche sorpresa positiva.
Come preannunciato, la pellicola è fresca ed attuale.
La storia è intrigante e, grazie ad una sostanziosa dose di ironia, lascia anche molti spunti di riflessione.
Meritatissima l'accoglienza positiva ricevuta da pubblico e critica, che ha portato anche alla realizzazione di un sequel, tra breve nelle sale cinematografiche.
Non vedo l'ora....

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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