Un mondo di ghiaccio
Snowpiercer (letteralmente “Il perforatore di neve) è stato appena ripubblicato dalla Casa Editrice Cosmo che ne detiene i diritti, ma come storia, è nata nel 1982 in Francia ad opera di Jacques Lob e Jean-Marc Rochette che la continuò dopo la morte del primo: io l'ho letta alla sua prima uscita in Italia diversi anni fa, ma oggi ritorna in quanto oltre al film del 2013, sta uscendo su Netflix una serie tv che ha richiamato molta attenzione.
Comunque, la storia è una distopia, un mondo simile al nostro in cui ad un certo punto si prende una strada diversa: gli scienziati di fronte all'inarrestabile riscaldamento del clima hanno inventato un sistema per il raffreddamento dell'atmosfera, ma il loro intervento è così efficiente e radicale che ha portato a delle conclusioni impreviste e terribili. Il mondo è morto schiacciato dal gelo costante e da nevicate continue. Gli ultimi sopravvissuti sono su un treno costretto a muoversi continuamente intorno alla Terra per evitare il congelamento immediato. Il treno ipertecnologico detto Snowpiercer ha una serie infinita di vagoni e nasconde al suo interno un gruppo di passeggeri che hanno dato vita ad una società particolarissima creando un mondo con una netta distinzione di classi e con regole alla 1984.
I vagoni di conseguenza sono diversi tra loro: alcuni sono vere e proprie oasi di relax, sicurezza e abbondanza, mentre muovendosi sempre più verso la fine, ecco i poveri che vivono in condizioni di costante miseria e paura. E, come si scoprirà leggendo la saga, altri sono i treni similari che si muovono nello stesso modo: essi sono stati inventati da un miliardario cinese, Zheng, che ha voluto dare all'Umanità una piccola speranza di salvezza in attesa che la situazione possa cambiare in meglio.
Il treno è così un simbolo: è come se, per il cambio climatico, tutta la società si sia ristretta all'interno di questo mezzo ricreandosi però con gli stessi difetti, corruzione, invidia, violenza, vendetta, egoismo.
La visione degli autori non è certo positiva, ma rimane un avviso perchè l'umanità sappia dimenticare al momento opportuno di fronte a problemi gravi come quello presentato del cambio climatico, la sua arroganza per unirsi nella soluzione di problemi. Di fronte a ciò il passaggio parallelo alla realtà è presto fatto e la speranza sta nelle rivolte che sul treno si scatenano per raggiungere una società migliore.
Fumetto altamente consigliato come uno dei capolavori della SciFi.
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