Un horror per ridere un po'...
Un horror per ridere: ecco come si presenta il film “Sono solo fantasmi” del regista Christian De Sica che è anche uno dei protagonisti ( per la precisione Thomas, l'illusionista fallito) insieme al bravissimo Carlo Buccirosso (il fratellastro Carlo) e ad un altro figlio d'arte, cioè Gianmarco Tognazzi, irriconoscibile e bravissimo nell'interpretazione del terzo fratello, Ugo.
Prima di parlare del film, devo confessare che generalmente Chrstian De Sica non mi piace come attore: lo trovo troppo manierato, esagerato, alla ricerca costante di risvegliare una somiglianza col padre, presenza molto ingombrante della sua vita artistica. Qui, invece, mi sembra più controllato, più se stesso e decisamente migliore del solito senza le sue vecchie battute a doppio senso.
Comunque la storia non si poteva che svolgere a Napoli dove due fratellastri che non si vedono da anni, vengono richiamati per la morte improvvisa del padre. Thomas è un illusionista sulla via del declino, ridotto ormai a spettacoli a piccole feste di compleanno o in qualche fiera di provincia tirando avanti tra mille difficoltà.
Carlo si dà molte arie perchè ha sposato una donna ricca, ma anche lui ha una vita molto grama in quanto è schiacciato dalla figura dello suocero che lo sottovaluta e gli raziona i soldi.
I due vanno a Napoli con poco spirito figliale, infatti arrivano a funerale pressochè finito e attendono la riunione col notaio: la prima cosa che vengono a sapere è che esiste un terzo fratellastro, Ugo, leggermente strano. Ma scoprono anche che il papà era pieno di debiti e che l'unica cosa che ha lasciato loro è la casa in cui vivono, ma ipotecata: solo se entro poco riusciranno a pagare i debiti, ne verranno in possesso.
A questo punto, tutto succede come una grossa coincidenza: Ugo ama le cose strane, le formule, gli oggetti che dovrebbero catturare fantasmi, mentre nel palazzo si sentono le grida di una signora che, come dice lei, è tormentata dalla sorella morta.
Quando Thomas scende a chiederle di smettere di urlare, questa lo riconosce come mago e gli promette dei soldi per cacciare il fantasma: con l'aiuto dei fratelli, Thomas riesce a rinchiudere i'anima in un vaso e quando vengono quasi assaliti dalla folla di persone che propongono loro altre -cacciate-, si inventano una società di ghostbusters alla napoletana.
Le cose vanno benissimo, poi per un incidente i fantasmi si liberano e...
Film da vedere per un'intensa comicità e una splendida recitazione.
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