Opinione su Sorry we missed you ( Ken Loach - 2019): Lavoro come condanna

Lavoro come condanna

05/07/2020

Vantaggi

storia drammatica con forte analisi sociale

Svantaggi

nessuno


Il film “Sorry we missed you” del regista Ken Loach” racconta la storia, anzi per la precisione due storie parallele, da una parte quella della famiglia di Ricky ed Abby Turner sconvolta nella sua vita semplice ma felice dalla crisi del 2008, dall'altra traspare una critica fortissima ai nuovi lavori che finiscono col trattate i lavoratori come schiavi, senza speranza di resurrezione nonostante tutti i sacrifici possibili e immaginabili.
Ricky, il padre di famiglia, è disperato perchè non riesce a trovare neppure uno straccio di lavoro, poi qualcuno gli parla di un'agenzia di corrieri, portapacchi insomma, che assume lavoratori in franchising, ma perchè la cosa sia possibile, Ricky deve avere un furgone personale e, regola indispensabile, consegnare i pacchi con un rigidissimo calendario pena continue multe, in una parola non ha tempo né per mangiare né per andare in bagno.
Quest'assunzione scatena nella famiglia una serie di cambiamenti: la moglie Abby perchè il marito possa comprare il suo furgone, deve lasciargli vendere la sua auto e comincia per lei un lavoro ancora più stressante in quanto è assistente domiciliare e deve correre in tempi brevissimi coi bus da una parte all'altra della città che è Duncastle.
I due figli sono come cagnolini abbandonati: il maggiore, Seb (Sebastian) comincia a tagliare e con un gruppetto di amici ruba nei negozi vernici spray che poi usa per graffittare la città, mentre la più piccola Liza è tremendamente preoccupata della situazione , in particolare dei rapporti padre-fratello che sono sempre più tesi, è sempre agitata, non riesce a dormire e ha ricominciato a bagnare il letto. Intanto al padre ne succedono di tutti i colori e finisce col collezionare sul lavoro multe su multe per cui, invece di migliorare, la sua situazione peggiora e lo riempie di debiti e poi ecco il disastro quando dei teppisti lo assalgono, gli rubano diversi pacchi, lo picchiano e in più gli rompono la pistola laser per la registrazione dei pacchi, cosa che gli costa 1000 sterline.
La famiglia ne esce più unita, ma purtroppo Ricky si trova ormai in un capestro in cui deve continuare a vivere.
Ken Loach non scrive libri, ma è come se lo facesse tracciando un'analisi precisa della psicologia dei vari personaggi, ma soprattutto si rivela capace di tratteggiare in modo oggettivo la crisi che ha portato ai nuovi lavori che assumono persone, ma ne fanno schiavi.
Film assolutamente da vedere.


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  • jimorris
    opinione inserita da jimorris il 13/07/2020
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