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1 Opinioni per Sottovoce o mia Niny - Liala
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  • margherita123
    Un uomo tormentato!
    opinione inserita da Margherita123 il 01/07/2017
    Tempo fa, facendo un giro da Mercatopoli ho trovato vari romanzi di Liala al prezzo di 50 centesimi ciascuno così non ho esitato un solo istante ad acquistare tutti i titoli che ancora mi mancavano da leggere. Liala è una scrittrice molto prolifera e nelle librerie raramente si trovano ristampe delle sue opere così grazie ai mercatini piano piano me li sto leggendo tutti anche se la strada è ancora lunga. Quando trovo un suo libro che non ho ancora letto lo compero e basta indipendentemente dalla trama perchè nessuno mi ha delusa anche se ovviamente ho i miei preferiti ed uno che non mi è piaciuto particolarmente. Ho iniziato a leggere "Sottovoce o mia Niny" a scatola chiusa senza sapere cosa aspettarmi perchè non ho voluto conoscere la trama e nella quarta di copertina non era riportata. La mia edizione è prodotta da Fabbri Editore in una bella versione con la copertina rigida rosa chiaro, un segnalibro di raso rosso scuro e tante belle pagine di carta leggera elegantemente stampate in caratteri neri e fitti per un totale di 317 pagine che scorrono via come un bicchiere d'acqua. L'ho letto in pochi giorni e quando scelgo un romanzo di Liala lo faccio perchè mi dona sempre un senso di tranquillità, un'atmosfera da sogno, un tormento struggente ed una gran curiosità nel proseguire la lettura per vedere come andrà a finire la storia. Liala è una vera maga nei romanzi rosa perchè sono tutti diversi uno dall'altro anche se alcuni elementi sono comuni. Sa infatti sempre come attirare il lettore, aggiungendo sempre colpi di scena, situazioni che furbescamente differiscono sempre da come si possa pensare che vadano a finire. Ed ammetto che questo libro mi ha lasciata indecisa sul finale fino all'ultima pagina perchè provavo ad arrovellarmi a capire come potesse finire la storia e davvero non riuscivo a trovare la soluzione se non continuando a leggere pagine su pagine. Il protagonista è Deo Navara un giovane e bell'attore di teatro molto acclamato dalla folla per bravura e per la sua elegante bellezza. Ha una relazione con la provocante ed intelligente Gilda Fayette attrice della sua compagnia. Insieme interpretano Otello e Desdemona, acclamati dalla folla e facendo costantemente il tutto esaurito in ogni teatro dove si trovano a recitare. In Deo però c'è un intimo tormento perchè la deliziosa sorella del suo migliore amico Isea Benini si innamora perdutamente di lui e decide di entrare nella compagnia per recitare al suo fianco. Deo non vuole sciupare l'amicizia con quella ragazza così deliziosa e nel frattempo Gilda abbandona la compagnia per tentare la strada del cinema. Deo si ritrova scontento e tormentato. Gli spettacoli teatrali senza Gilda sono un fiasco, il rapporto con Isea è diventato un tormento e solo nei pochi momenti in cui riesce a rifugiarsi nella sua vecchia casa di famiglia in uno sperduto borgo di montagna trova pace e tranquillità negli occhi di un'adorabile bambina chiamata Niny, figlia di Costanza la donna che provvede alla sua casa quando Deo non c'è. Raccontarvi bene tutta la trama è un vero peccato perchè vi toglierei il gusto di leggere la storia. Nonostante lo struggimento ed i tormenti interiori di Deo e degli altri protagonisti non è assolutamente un romanzo melenso perchè vi troverete continuamente a chiedervi che cosa Deo deciderà di fare con Gilda, Isea, in che modo potrebbe risolvere i suoi problemi con la compagnia teatrale ed altri vari interrogativi. Ad un certo punto ho anche ipotizzato che potesse innamorarsi di Costanza o che magari Niny per cui nutre un affetto così tenero e sincero potesse essere in realtà figlia sua ma non vi dico se le mie supposizioni sono state tutte corrette oppure no. Vi basti sapere che la storia è molto bella e scorrevole, si legge davvero in una manciata di ore perchè Liala sa come tenere viva l'attenzione del lettore. Si è sempre sulle spine ed è bello leggere oltre ai dialoghi ed alla storia vera e propria anche il contorno dei deliziosi paesaggi, delle tolette delle signore sempre ben vestite ed incipriate. Mi piace lo stile narrativo vintage e pieno di belle immagini che questa scrittrice ci regala nelle sue opere. La sua continua ricerca della semplicità e della lealtà è uno stimolo continuo per andare avanti nella lettura ed il finale vi lascerà una sensazione strana e quasi amara perchè vi renderete conto che niente di quello che avevate pensato succederà. Sembra quasi di aver girato in tondo ed è qui la furbizia di Liala, di non dare mai nulla per scontato. Mi sono piaciuti moltissimo come personaggi sia Deo sia Gilda soprattutto nella fase in cui decide di compiere vari cambiamenti alla sua vita dopo essersi resa conto di aver sbagliato tanto. Adorabile la piccola Niny, semplice e pratica la sua mamma Costanza, forse un po' insopportabile la giovane Isea, molto carina e ben vestita ma non così graziosa come sembra. Un libro che ho letto davvero volentieri!
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