Opinione su Step Up: Bello per il ballo, ma non è niente di che
Bello per il ballo, ma non è niente di che
07/06/2019
Vantaggi
Semplice da seguire, adatto a tutti, soprattutto a chi ama la danza, coreografie
Svantaggi
A tratti troppo scontato
La trama di questo capitolo è strutturata in maniera non troppo complessa perché poco per volta facciamo la conoscenza di tutti coloro che diverranno i protagonisti del film. In particolare, Nora è la protagonista femminile, ballerina professionista con un ragazzo e alla ricerca di un partner per la sua esibizione. Tyler è invece il protagonista maschile che all’inizio della storia ha problemi con la legge e, proprio per questo, deve lavorare come bidello presso la scuola di danza dove si trova Nora. Il caso farà sì che Nora abbia bisogno di un ballerino poiché il suo si è infortunato e Tyler sembra essere quello giusto, anche se la direttrice della scuola di ballo non è tanto d’accordo. Da qui in poi, i due ragazzi cominciano a ballare, a conoscersi e soprattutto a scoprirsi. L’intesa sembra essere crescente, inevitabile, e Tyler e Nora ben presto si vedono costretti ad affrontare anche altre situazioni legate ai loro amici. La rivalità non manca e una serie di accadimenti che avvengono nei momenti sbagliati rischiano di mettere di nuovo tutto in discussione. Eppure, Nora e Tyler sembrano essere destinati a ballare, ed è interessante vedere come riusciranno ad arrivare alla realizzazione dei loro obiettivi.
Come film, Step Up ha pretese né alte né basse. Era stato concepito per un pubblico perlopiù giovane e proprio per questo la trama presenta tutte quelle dinamiche che la vita di un adolescente alla ricerca del suo posto nel mondo attraversa. C’è il rapporto delle volte anche conflittuale con gli amici, c’è la paura di abbandonarsi alle cose nuove, c’è la voglia di portare avanti i propri sogni, c’è l’amore. Tutti questo tasselli contribuiscono a rendere il film più ricco di quanto ci si aspetti e la trama ha il vantaggio di concentrarsi non solo su Tyler e Nora, ma anche sui personaggi secondari, quelli che smuovono comunque le acque. Il ritmo della narrazione non è molto rapido nel primo tempo, poiché ci si concentra sulla creazione del legame tra i due giovani. Parte saliente di Step Up è il ballo e con mio stupore esso non toglie spazio alla vicenda bensì la va a nutrire. Il ballo all’interno del film è funzionale perché porta avanti la trama, non è solo un’aggiunta per riempire gli spazi. Con musiche e coreografie moderne specialmente per quei tempi, la danza ricopre un ruolo ben stabilito e non smaccato. E per quanto riguarda il finale, alcune cose erano abbastanza prevedibili, variano soltanto le modalità con cui i personaggi arrivano dove devono arrivare.
Ho guardato due volte questa pellicola perché mi piace il ballo. Ho apprezzato la coppia Tatum-Dewan (che poi sarebbe diventata reale), ho apprezzato il fatto che non fosse un film sempliciotto su mosse e musica poiché ha una trama salda da portare avanti, e mi è piaciuto leggermente di più rispetto ad altri film che rientrano nella categoria. Forse nel suo ritmo si riconoscono gli aspetti tipici dei film degli anni 2000, alcune cose sono scontate ma, per chi apprezza il ballo e trova interessanti i film sull’amore tra giovani, direi che è piuttosto godibile.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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divertimento
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spessore
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per tutti
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per bambini
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