Opinione su Storia della Bambina Perduta - Elena Ferrante: Siamo arrivati alla fine ...e
Siamo arrivati alla fine ...e
09/04/2020
Vantaggi
chiude il cerchio ma ...mi aspettavo qualcosa di diverso
Svantaggi
"Storia della Bambina Perduta " chiude questo cerchio con tristezze, sentimenti perduti e cose anche non dette, c’è un mistero, che non riguarda la bambina scomparsa né l’identità dell’autore che alla fine di tutta la storia mi ha lasciato l'amaro in bocca. Fra tutti i romanzi è quello che mi è piaciuto di meno.
SINOSSI: "Storia della bambina perduta" è il quarto e ultimo volume della tetralogia "L'amica geniale". Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, cadute e "rinascite". Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo ruolo di leader nascosta ma reale del rione.
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Delle due protagoniste rimane fino alla fine il dubbio di chi fosse davvero "l'amica geniale".
Chi fosse davvero quella a vivere la vita in totale pienezza e consapevolezza.
Lenù, bella, intelligente, fortunata nell'avere la possibilità di studiare e raggiungere grandi traguardi, ma non abbastanza determinata per capire quale fosse il vero scopo della sua vita.
Fino alla fine delle righe la sua unica meta era non sfigurare nel confronto con l'amica.
Nella vita, negli amori, nella famiglia e nel lavoro.
Sembra farsi trasportare dagli eventi, come fosse in balia delle acque di un fiume.
Non ha mai lottato veramente e deciso nulla con la sua testa.
Non ha sfruttato mai con pienezza per se e per le sue figlie la fortuna di crearsi un avvenire del tutto diverso dalle squallide vite del Rione.
Se non fosse stato per il marito, con cui ha vissuto solo per pochi anni, non avrebbe dato un futuro decente neanche alle sue figlie.
Vive una giovinezza con il sogno di lasciare il Rione e quando ne ha tutte le possibilità non lo fa.
Lila, avvenente e sensuale, intelligente, meno fortunata ma più grintosa ad affrontare la vita. Perfida.
Vive una delle sfortune peggiori che possa qualsiasi mamma augurarsi, ma anche questo suo immenso dolore viene affrontato dalla scrittrice con superficialità.
Superficialità dal punto di vista di mamma, e superficialità dal punto di vista di amica/sorella che ama la bambina quasi quanto la sua.
"Storia della Bambina Perduta " chiude questo cerchio con tristezze, sentimenti perduti e cose anche non dette, c’è un mistero, che non riguarda la bambina scomparsa né l’identità dell’autore che alla fine di tutta la storia mi ha lasciato l'amaro in bocca. Fra tutti i romanzi è quello che mi è piaciuto di meno.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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