Geniale
Vantaggi
Bellissima rivisitazione degli anni 80
Svantaggi
Eccessivi salti di scena
Anni 80. Periferia americana. Cose strane che accadono con il pieno coinvolgimento governativo. Poi un gruppo di pre-adolescenti immersi nei modi e nei tempi degli anni ruggenti. Stranger thing sembra solo una favoletta (ma con richiami alla teoria delle stringhe) che ha per oggetto l'esistenza di un mondo parallelo (il sottosopra) ma in realtà è un ritratto gentile e delicato degli anni '80. L'oggetto primario della Serie alla fine è un dipinto delle aspirazioni, dei modi di vivere di noi giovani del tempo. L'incalzare degli eventi ha soggetti di grande spessore. Ognuno dei protagonisti vive nelle ansie delle fasce d'età proprie secondo ruoli ben precisi. E secondo una visione self made che scardina l'importanza sociale dei ruoli. I protagonisti primari sono i bambini-adulti. Poi viene il ruolo femminile che regge la famiglia. Poi i padri a cui è assegnato sempre un ruolo di secondo ordine. Nei quatrro personaggi papà uno dei padri si è separato fregandosene dei figli il secondo vive paciosamente e senza contributi il suo ruolo paterno, nel terzo lo sceriffo buono forte ma senza famiglia si caratterizza per la forza ma non per il core business dei sentimenti che scono fuori solo alla fine della terza serie, nel quarto chiamato papa da undi è addirittura un carnefice. Un modo elegante di fotografare il decollo del mondo femminile avvenuto in quegli anni. Tutti i personaggi donna al contrario hanno connotazioni energiche. La mamma la figlia addirittura le più piccoline. Con l'apoteosi di undici chiamata undi vero ponte tra il mondo attuale e quello del sottosopra. In realtà il film proietta immagini di una società americana profonda intensa e priva di smartphone ma pronta ad accoglierli. I ragazzi sono tutti avanti sono coraggiosi vogliono vivere non hanno spleen. Ma vivono sfruttando al meglio ogni risorsa disponibile. Si assiste cosi ad uno sliding doors continuo tra passato e presente tra futuro e passato. Stranger things non perde la giusta e puritana dimensione tra buoni e cattivi ed ognuno alla fine avra cio che si è meritato. Ma è proprio questo rassicurante refrain a regalare l'opportunità di poter essere vista da tutti. Ottimo
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