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4 Opinioni per Suburbicon
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  • millifly
    Un Clooney dietro la macchina da presa
    opinione inserita da Anonimo il 04/06/2020
    Suburbicon è un thriller, giallo del 2017 con la regia di George Clooney e per protagonsit Matt damone Julianne Moore. Il film vuole apparire fin da subito il classico thriller con la scoperta dell’assassino di un omicidio anche se sappiano fin dall’inizio chi ha ucciso chi. Quello più che altro che intrattiene e la finta immagine di perbenismo che racchiude un certo tipo di società americana suburbana di inizio anni Sessanta che si scandalizza per l’arrivo nel quartiere di una famiglia di colore, ma che dietro la porta di casa nasconde poi efferatezza e mancanza di scrupoli pur di perpetrare i propri interessi. La storia è quella del classico padre di famiglia che però fa fuori con la complicità dell’amante- cognata la propria moglie per intascare l’assicurazione e vivere da nababbi. Peccato che tra dire e fare, soprattutto con killer assoldati e truffe alle assicurazioni, ci sia di mezzo fari intoppi in un escalation di follia e simil terrore. Il soggetto e la sceneggiatura del resto è stata affidata ai fratelli Coen che in questo genere di rappresentazione sono maestri. Lo consiglio, ma è più banale di quanto sembri.
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    ambientazione e cast
    molto ispirato ai fratelli Coen
  • sallyrose
    opinione inserita da sallyrose il 02/05/2020
    "Suburbicon" è un film del 2017 che porta la firma di George Clooney. Il ben noto attore ci ha lavorato non soltanto in veste di regista, ma anche di sceneggiatore e produttore assieme ai fratelli Coen e a Grant Heslow. Il nome della pellicola - Suburbicon per l'appunto - è anche quello della cittad...
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    Cast, regia, trama particolare e avvincente
    Non adatto a tutti
  • fb-598
    Film
    opinione inserita da Anna Riviera il 15/04/2020
    Ho visto questo film perché mi piace il genere ma non lo ritengo un film eccezionale, Clooney in questo film si cimenta come regista, senza lode e infamia. Si racconta la vita in una città modello di Suburbicon, dove la vita scorre nella tranquillità più assoluta ma bigotta. In questa città si trasferisce una famiglia di colore, suscitando indignazione tra gli abitanti che lanciano una petizione per mandarla via ma succede un altro fatto tragico, la moglie di Gardner Lodge, Rose viene trovata assassinata e gli abitanti pensano immediatamente che i colpevoli debbano essere ricercati vanno ricercati nella famiglia che si era appena trasferita in città. Piano, piano però incomincia a delinearsi una vicenda e una realtà completamente diversa. La moglie Rose aveva una sorella gemella che viveva nella stessa casa e si va scoprendo che è stata lei ad assoldare due malviventi per uccidere la sorella e intascare la polizza assicurativa, con la complicità di Gardner. Polizza istituita pochi mesi prima dell’ assassinio di Rose. Vorrebbero fuggire ad Aruba, protettorato olandese, dove non c’è l’estradizione. La vicenda si fa un poco più intrigante con un finale che durante lo svolgimento del film si delinea chiaramente. Alla fine di questa vicenda l’unico a rimanere è il figlio, che per vari fatti aveva capito cosa era successo. Film che rispetto a tanti altri, si può anche vedere.
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    discreto
    trama prevedibile
  • monichina76
    Nulla di speciale
    opinione inserita da monichina76 il 02/04/2020
    Il regista è George Clooney e l’attore principale il suo amico Mat Damon, grandi nomi per qualcosa su cui forse avevano grandi aspettative. Il film non mi è piaciuto particolarmente, non è molto delineato il genere che forse doveva essere thriller o horror, peccato che si capisce subito tutto all’inizio. Certe scene o personaggi sono così poco reali che a un certo punto pensi che si trasformerà in un film comico, invece nulla. La storia è folle e banale allo stesso tempo. Una famiglia viene aggredita da due malviventi, il giorno dopo si scopre che la madre è morta in seguito all’aggressione. Del figlio incomincia a occuparti la sorelle gemella della madre morta che incomincia a sostituirla in tutto, ma proprio tutto. Cerca di occuparsi del piccolo anche lo zio Mitch tenuto però a distanza. Nel frattempo i vicini di casa, che sono di colore, attirano l’attenzione dei razzisti di zone che si appostano davanti a casa loro mettendo in piedi proteste nella speranza di mandarli via. Sicuramente il film ha un significato intelligente che i non ho colto. Di sicuro è un film anti razzista e che mostra cosa si può celare dietro una facciata perbenista, ma ce n’era bisogno? Bravi gli attori, per il resto non so se consigliarlo.
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    Bravi attori
    Indefinito, brutto