Opinione su Suburra: Suburra: volevo fare Gomorra
Suburra: volevo fare Gomorra
30/11/2017
Vantaggi
Ben girata e scritta
Svantaggi
Sollima ricalca troppo la sua Gomorra, sembrando più uno spin-off della serie
Il film ho avuto modo di vederlo ieri sera, dopo che fu trasmesso dalla Rai, suppongo per l'uscita della serie lo scorso ottobre, registrato e tenuto da parte per potermelo guardare in tutta tranquillità.
Suburra è certamente un buon film, scritto bene e girato bene, l'unica nota come si evince dal titolo che ho dato all'opinione, sta nel fatto che a mio modo di vedere, ha voluto ricalcare troppo Gomorra-La Serie. Sollima difatti è regista anche delle serie scritta da Saviano, facendo quindi apparire Suburra più come uno spin-off delle serie ambientata a Napoli, che un film del tutto nuovo.
Quello che ho osservato durante tutta la visione non potevano che essere tante similarità, che non vuole essere né una critica negativa, né un difetto, ma forse come è poi stato, era meglio proporlo direttamente come serie tv, dato che il film sembra seguire più queste dinamiche, che quelle cinematografiche.
La scenografia e l'accompagnamento musicale erano esemplari, le scene migliori erano quelle silenziose sottolineate da una azzeccatissima sonorità, che comunicavano la drammaticità e l'intensità dei personaggi, il loro malessere interiore.
Suburra quindi dal napoletano si sposta sulle vicende di Roma Capitale, in particolare dalla gestione criminale che ha sede ad Ostia, con i capi famiglie, la corruzione, e le fila tirate da un personaggio misterioso interpretato da un bravo Claudio Amendola (che in genere non amo particolarmente). Tutto si mescola, il denaro, la droga, i traffici, passano indifferentemente tra politica e Chiesa, tra mafia e apparente legalità.
La struttura della trama come ho detto però segue più lo stile seriale che cinematografico, le vicende sono dilatate nei 135 minuti, ma potevano essere benissimo diversi episodi. Non a caso nello stesso film appaiono diversi capitoli, i giorni che separano all'evento detto L'Apocalisse, quando tutti i poteri crollano.
Il film merita, anche se non lo promuovo a pieno, e i pregi arrivano tutti dalla ottima regia, e dai bravi attori protagonisti: Pierfrancesco Favino, Alessandro Borghi, Elio Germano.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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