Supertruffa
Dando un'occhiata al montepremi del SuperEnalotto, ci si può chiedere: "ma come mai il jackpot è sempre così alto?". I notiziari nazionali sottolineano con orgoglio i record inanellati da questo giuoco, non spiegando però la vera causa di queste somme esagerate. Il super-indebitato Stato italiano ha constantemente l'urgenza di accedere a capitali per finanziare i suoi sprechi, e imporre balzelli aggiuntivi non è mai una mossa astuta per i vari governi che si alternano alla guida del Belpaese. Ecco allora che il gioco d'azzardo, controllato dallo Stato, si inventa metodi allettanti per attirare come un magnete i soldi dei sudditi, non sotto forma di tasse obbligatorie, ma mediante contributi "volontari". Attirati come api al miele da montepremi a sei cifre, i giocatori sperperano di buon grado milioni di euro a settimana, con la prospettiva di aggiudicarsi il malloppo. Ma azzeccare i 6 numeri è pressochè impossibile. Negli altri Paesi (ad eccezione degli USA, terra dalla quale importiamo sempre pessimi esempi), le vincite sono molto più contenute, ma allo stesso tempo le vincite sono distribuite con cadenze più frequenti e regolari. Insomma, il SuperEnalotto italiano è una tassa travestita. Dovrebbe essere ridimensionato o cancellato.
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