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7 Opinioni per Tess dei d'Urberville - Thomas Hardy
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  • kira1992
    Davvero bello!
    opinione inserita da kira1992 il 09/07/2020
    “La natura non dice troppo spesso ‘guarda’ alla povera creatura nel momento in cui il guardare potrebbe portare a una lieta conclusione.” Gran Bretagna, XIX secolo. Tess Durbeyfield è una giovane donna - secondo i canoni sociali odierni, poco più di una bambina - di eterea bellezza; la sua bontà e il suo candore sono commoventi, i suoi sentimenti puri, di una purezza propria solo degli animi più immacolati: “In quel tempo della sua vita era come un vaso colmo d’emozioni non ancora imbevute dall’esperienza.”. In una tranquilla sera di maggio, un curato di campagna, incontrandolo sulla via del ritorno a casa, rivela a John Durbeyfield, padre della giovane Tess, di avere di recente scoperto che la famiglia dell’uomo vanterebbe nobili origini, discendendo dall'antica casata normanna dei D’Urberville; questo incontro dal retrogusto manzoniano si rivelerà fatale - nel senso più etimologico del termine - per la povera Tess, facendola scivolare, lentamente ma inesorabilmente, tra le braccia di un destino già scritto, che la giovane tenterà di sfidare con commovente determinazione, ma cui tenderà infine la mano, con rassegnata serenità. “Appoggiandosi agli alveari, col viso rivolto verso l’alto, prese a fare considerazioni sulle stelle, i cui freddi battiti pulsavano in mezzo alla nera vacuità del cielo in un sereno distacco da quelle pagliuzze di vita umana; le chiese quanto quelle luci scintillanti fossero lontane e se Dio si trovasse dietro a esse.”
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    Consiglio la lettura di questo romanzo a chi ama ampie e dettagliate descrizioni di paesaggi naturali, nonché riflettere sulla complessità dell’animo umano.
    personalmente non trovati ma va a gusti
  • fb-656
    FATALE INELUTTABILITÀ
    opinione inserita da Silvia Bollini il 10/05/2020
    “La natura non dice troppo spesso ‘guarda’ alla povera creatura nel momento in cui il guardare potrebbe portare a una lieta conclusione.” Gran Bretagna, XIX secolo. Tess Durbeyfield è una giovane donna - secondo i canoni sociali odierni, poco più di una bambina - di eterea bellezza; la sua bontà e il suo candore sono commoventi, i suoi sentimenti puri, di una purezza propria solo degli animi più immacolati: “In quel tempo della sua vita era come un vaso colmo d’emozioni non ancora imbevute dall’esperienza.”. In una tranquilla sera di maggio, un curato di campagna, incontrandolo sulla via del ritorno a casa, rivela a John Durbeyfield, padre della giovane Tess, di avere di recente scoperto che la famiglia dell’uomo vanterebbe nobili origini, discendendo dall’antica casata normanna dei D’Urberville; questo incontro dal retrogusto manzoniano si rivelerà fatale - nel senso più etimologico del termine - per la povera Tess, facendola scivolare, lentamente ma inesorabilmente, tra le braccia di un destino già scritto, che la giovane tenterà di sfidare con commovente determinazione, ma cui tenderà infine la mano, con rassegnata serenità. “Appoggiandosi agli alveari, col viso rivolto verso l’alto, prese a fare considerazioni sulle stelle, i cui freddi battiti pulsavano in mezzo alla nera vacuità del cielo in un sereno distacco da quelle pagliuzze di vita umana; le chiese quanto quelle luci scintillanti fossero lontane e se Dio si trovasse dietro a esse.”
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    Consigliato a chi ha letto... Consiglio la lettura di questo romanzo a chi ama ampie e dettagliate descrizioni di paesaggi naturali, nonché riflettere sulla complessità dell’animo umano.
    personalmente non trovati
  • clary
    opinione inserita da clary il 05/05/2020
    Ed eccomi qui a recensire questo classico. Questo libro per me è stato un tripudio di emozioni. Vi dico solo che per la maggior parte del libro ho inveito contro l’autore e contro i suoi personaggi. Ma è un libro molto forte. Con un impatto emotivo DAVVERO tanto devastante. Quindi non è un libro per...
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    100%
    Romanzo di forte impatto emotivo
    non adatto a chi cerca romanzi a lieto fine
  • filicolorati
    L'EPOPEA DI UNA DONNA
    opinione inserita da filicolorati il 05/05/2020
    L'epopea di una donna travolta dagli eventi, un'eroina figlia dell'onesta povertà che si ritrova catapultata nel mondo della subdola ricchezza. Un fiore innocente calpestato da un destino crudele, dagli dei malvagi che si prendono gioco della candida Tess, facendole credere che la sua vita può cambiare in meglio e rigettandola poi nel fango che la ricoprirà fino alla presa di coscienza finale di un destino ormai segnato. Lo stile dell'autore è ottimo, scorrevole ed incalzante anche se non entra mai nei particolari e non descrive le riflessioni o i pensieri dei protagonisti. Tess è una ragazza sfortunata, nata nell'epoca sbagliata. All'inizio del libro è subito presentata come brava e buona e soprattutto bella, ma con genitori ingenui e sempre ubriachi. Siamo in Inghilterra nell 1800 e qualcosa (l'autore non lo specifica, lasciai puntini di sospensione..: 18....). La ragazza vive subito una brutta avventura e l'uomo che lì ha sedotta l'ha anche abbandonata. Per l'epoca lei era una peccatrice e quindi vaga nella campagna inglese in cerca di lavoro. Lavori sempre diversi; lavori maschili e difficili. Un uomo si innamora di lei, ma, dopo averla sposata, l'abbandona perché venuto a conoscenza della "sua colpa". Libro che mi verrebbe da dire straziante....sempre al freddo, lavoro, apprezzamenti dagli uomini, e lei, la povera Tess che vaga, vaga ...finché incontra l"'uomo cattivo". Non ha un lieto fine, non dico perchè ma è davvero triste..
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    L'EPOPEA DI UNA DONNA nella sua tristezza molto bello
    deve piacere la letteratura vittoriana altrimenti diventa pesante leggerelo
  • blase
    opinione inserita da blase il 13/04/2020
    Tess è una ragazza tenace, figlia della povertà e dei campi, vittima dell’uomo e dell’età industriale. La tranquilla contea inglese del Wessex, antica denominazione anglosassone del Dorset, è lo scenario dove le vicende prendono campo. Caratterizzata da quella ingenuità e purezza che sono proprie de...
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    100%
    Romanzo classico vittoriano che mi sento di consigliare
    solo per gli appassionati della lettura classica vittoriana
  • jackb60
    Un buon spaccato di società vittoriana
    opinione inserita da jackb60 il 29/09/2019
    Tess dei D'Urbeville scritto da Thomas Hardy, è un libro che ha creato piuttosto scalpore all'uscita, molti si scandalizzarono e altri ne furono entusiasti, il modo in cui è stato scritto ha sgomentato i bigotti. Il Libro si apre con un vecchio che cammina sulla strada in modo malfermo, si tratta del padre di Tess la protagonista che incontra il parroco e viene a sapere quasi per caso di essere nobile. Comincia a volare con la mente e convince l'ingenua Tess ad andare dai ricchi d'Urbeville a sondare il terreno e a reclamare quanto dovuto ma sarà l'inizio di un percorso pieno di insidie e difficoltà. Certo il quadretto dei vizi delle cattiverie dei ricchi è piuttosto sconcertante ma comunque il libro merita di essere letto in quanto è apprezzabile la chiara descrizione dei tanti contrasti dell'epoca vittoriana. Un libro che tutti gli appassionati del genere non puo' assolutamente farsi mancare
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    buon libro
    nessuno
  • chiarlie96
    Una bella tragedia
    opinione inserita da chiarlie96 il 21/09/2019
    Questo libro è ricco di significati, racconta di una ragazza, Tess, che viene spinta dal padre ad andare alla ricerca di un legame famigliare quasi inesistente con un'antica famiglia altolocata. La giovane, ingenua e inesperta, si trova così a finire tra le braccia di un giovane rampollo pieno di sè. La sua vita viene così sconvolta da un'inaspettata tragedia che la marchierà per tutta la vita, così che anche quando troverà il vero amore non riuscirà a non essere giudicata da lui. Questo la porterà alla deriva, e lei crederà con tutta se stessa di essere la principale colpevole della sua situazione; e, abbandonata dal marito e lontana dalla famiglia, metterà avanti l'orgoglio che la spingerà a cercare un lavoro duro e faticoso. La sua verrà di nuovo sconvolta da quel male che aveva creduto essere ormai solo un brutto ricordo. Questo la porterà su una strada di disperazione e rabbia che la spingerà a commettere un crimine violento. Travagliata e schiacciata da una vita di sofferenze, l'autore fa capire come possa essere giudicata una donna per un solo errore commesso. Era così a quei tempi ma adesso la mentalità non è di molto cambiata. Spesso non facciamo altro che puntare il dito senza renderci conto che così rischiamo di rovinare per sempre la vita di qualcuno. Una storia tragica e triste che merita di essere letta almeno una volta nella vita.
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    Un capolavoro dal grande significato
    Nessuno