Opinione su The Big Bang Theory: La mia serie preferita
La mia serie preferita
11/11/2017
Vantaggi
divertente, ironica, sagace
Svantaggi
nessuno
E’ ambientata a Pasadina ed i quattro ragazzi sono degli scienziati che lavorano, in settori diversi, all’Istituto di Tecnologia della California. Ciò che li accomuna, oltre all’amicizia e all’intelligenza, è il fatto di essere dei nerd a tutti gli effetti e come tali, passano gran parte del tempo libero a partecipare a giochi di ruolo, giochi da tavolo, collezionare fumetti e via discorrendo. Ovviamente il tutto è coronato dalla totale assenza di ragazze, anche se tutti loro, tranne Sheldon, ne vorrebbero una.
La loro routine cambia quando, nell’appartamento davanti a quello di Leonard e Sheldon, che sono coinquilini, si trasferisce una bellissima ragazza bionda, Penny, il cui sogno è quello di diventare un’attrice.
Da qui in poi la vita di tutti loro, in un modo o nell’altro, cambia.
Via, via che si va avanti nella serie il gruppo si allarga e si uniranno a loro Bernadette ed Amy, anch’esse scienziate, e Stuart, titolare della fumetteria frequentata dai ragazzi.
La serie viene riproposta spesso ultimamente e la si può trovare, anche se non tutte le stagioni, su Infinity.
Le stagioni andate in onda in chiaro sono 10 e sono composte da: 17 episodi per la prima; 23 episodi la seconda e la terza; 24 episodi tutte le altre. La durata media di un episodio è di poco più di 20 minuti.
Ci sono alcune curiosità sulla serie che ho trovato interessanti e, alcune, divertenti, come ad esempio il fatto che inizialmente la serie dovesse intitolarsi “Lenny, Penny e Kenny” e sono felice che sia stato scartato, anche perché solo inizialmente la serie ha un focus solo su tre personaggi, in seguito è difficile stabilire chi siano i protagonisti principali; altro particolare, che non avevo assolutamente notato, è che il colore della maglietta di Sheldon si associa al suo umore: rossa se è arrabbiato, blu se è speranzoso, gialla se ha paura e verde per il coraggio; i cognomi di Leonard e Sheldon sono i nomi di due premi Nobel per la fisica; il titolo non ha solo un riferimento scientifico, il termine “big bang” viene riferito anche quando si fa un colpo grosso con una ragazza e direi che non è casuale; la canzone soffice Kitty esiste davvero e proviene da una scuola materna; ma il mio preferito è il gioco carta, forbici e sasso modificato in “sasso, carta, forbici, lucertola e Spock” che esiste sul serio ed è stata inventata da due studenti americani.
Tutte le scene che si svolgono sui pianerottoli del palazzo in cui abitano Sheldon, Leonard e Penny, come era facilmente intuibile, sono svolte sempre sullo stesso set che viene allestito in modo da simulare la presenza di più piani. Comunque non è così disturbante, personalmente non ci ho mai fatto troppo caso, ero più impegnata a seguire il dialogo.
A proposito di dialoghi, un fatto disturbante è accaduto per il doppiaggio dei primi episodi nella prima stagione. Alcuni di essi sono stati tradotti male, non so se fosse voluto o meno, ma il problema non è che siano state modificate alcune parole ma è proprio il senso delle frasi che cambia, ad esempio quando i ragazzi comunicano a Penny che guarderanno tutti i film di Superman, lei, in realtà, non risponde che se li riguarderebbe tutti molto volentieri, al contrario dice di non ricordarseli affatto, tranne che per una scena. La cosa potrebbe apparire una sottigliezza ma a ben guardare doveva essere un modo come un altro per sottolineare la differenza tra lei, ragazza semplice alla quale piace uscire e socializzare e non sta affatto attenta a questi dettagli, e loro, che sono dei nerd più interessati a vivere dentro casa che fuori. Invece così come è stato doppiato sembra quasi che Penny condivida alcuni dei loro interessi e non è affatto così.
Comunque, per fortuna, sono pochi gli episodi con questi strafalcioni.
Mi è piaciuto dalla prima puntata che ho visto e non era la Pilota, che alla fine ho trovato un po’ scialba rispetto ad altre.
Le mie preferite sono le prime due stagioni, sarà anche per via della “novità” se così vogliamo chiamarla, perché comunque dieci stagioni, ora se non sbaglio dovrebbe uscire anche l’undicesima, sono davvero tante ed anche se sono aumentati i personaggi e non ruota più tutto intorno a solo tre di loro, non sono state introdotte grossissime novità, a parte a livello di trama ovviamente ma anche lì diverse cose erano prevedibili. In ogni caso, nonostante tutto questo e nonostante il fatto che è molto difficile, se non impossibile, che tutte le stagioni piacciano allo stesso modo, è un tipo di serie che guardo e riguardo volentieri e non mi stanca anche se non ha molti picchi di originalità e non credo nemmeno pretenda di averli.
E’ piacevole non solo perché è leggera ma anche perché è arguta, ironica, sarcastica ma riesce anche a ritagliarsi dei momenti di serietà senza banalizzarli o ridicolizzarli.
Ogni personaggio ha la sua identità precisa ed ognuno di loro cresce, non è statico, e probabilmente è questo che fa funzionare bene il tutto. Lo Sheldon della prima stagione è molto diverso da quello che si vede rappresentato nella decima e, se si incontrassero, non si piacerebbero con buona probabilità ma questo vale per tutti i personaggi coinvolti.
C’è da dire che è una serie fondata su moltissimi stereotipi: la bionda non troppo intelligente; i nerd senza ragazza e senza una vita sociale al di fuori della loro cerchia di amicizie e così via e la nella vita reale le cose non stanno sempre così ma io penso che, in primo luogo, è una serie e come tale vada trattata, secondo poi, se si ha la pazienza di guardarla, si vede come questi stereotipi vengano superati ed ognuno dimostri quello che è davvero.
La consiglio assolutamente a tutti quelli che vogliono ritagliarsi 20 minuti di buonumore.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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