Opinione su The Fast and the Furious: Tokyo Drift: Derapare a Tokyo

Derapare a Tokyo

Non ho mai nascosto il mio amore per Tokyo Drift, terzo capitolo (in ordine cronologico escludendo i corti sesto capitolo) della saga di Fast and Furious.
Il film con un budget molto più ridotto rispetto al resto della saga lascerà perdere la tamaraggine puramente americana (e i primi minuti sono cosi) per portarci nel mondo orientale , con i suoi preggi e difetti, dove se non fosse stato per il cameo finale sembrava totalmente slegato al resto della saga.
Il film ha come protagonista Sean Boswell (Lucas Black) un teen age amante delle corse, che dopo esser stato espulso dall'ennesima scuola, viene mandato in Giappone dal padre per radrizzarsi. Ma anche qui troverà guai, persino con un nipote di un potente boss della Yakuza, una trama elementare, ma per nulla banale, forse solo la love story è abbastanza scontata e già vista, ma nulla che rovini lo spettacolo.
Cambia nazione, cambia anche lo stile di guida, se i primi due capitoli era una corsa a chi aveva la macchina più potente in larghe strade, ora lo scopo del gioco è driftare meglio in strade strette.
Uno dei punti deboli del film non è il film in se, ma è appunto un problema avuto successivamebte con la saga, il film è stato pensato come terzo capitolo nel 2006, ma nella saga è stato inserito durante gli eventi del sesto capitolo nel 2013 creando non poche incongruenze sia con i veicoli che con la tecnologia entrambi obsoleti per il nuovo anno ambientato del film, spece se si pensa che il film è ambientato in Giappone, un paese sempre stato all'avanguardia su questi argomenti, un vero peccato.
Tokio Drift è uno dei miei capitoli preferiti di F&F e di film con base corse clandestine.
Un film che consiglio, godibile anche esternamente alla saga.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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