Vittime di sé stessi
Ho visto questo film durante la quarantena un po' per caso, e ne sono rimasta affascinata.
È un vero e proprio viaggio all'interno della follia, quella vera. La follia, in primis, di due sciocchi ragazzini che per vendicarsi della loro odiata matrigna ordiscono un piano a dir poco pazzesco e quello della loro matrigna che, toccata nel punto debole della sua psiche, entra in un vortice di vera follia, una follia religiosa nata nella sua infanzia, per colpa del padre, capo di una setta che ha compiuto un suicidio di massa.
L'interpretazione di Riley Keough è a dir poco magistrale ma quello che colpisce è Jaeden Martell (già visto nel film IT), il ragazzo riesce a tenerti incollato allo schermo per la sua bravura, sono certa che sentiremo parlare di lui per molto tempo!
Questa pellicola, per poter spaventare, non punta su immagini splatter o spaventose, ma riesce a terrorizzarti con una storia capace di entrarti dentro e destabilizzarti a livello inconscio.
Un film che consiglio a tutte quelle persone, che come me, amano gli horror psicologici.
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