Opinione su The Post (Steven Spielberg): Libertà di stampa per il Washington Post
Libertà di stampa per il Washington Post
04/06/2020
Vantaggi
Trama, cast, basato su fatti veri, regia
Svantaggi
Nessuno
È cosa nota che il coinvolgimento degli Stati Uniti circa la Guerra in Vietnam ha dato adito a numerose diatribe, critiche e molti scandali politici. Uno di questi riguarda i Pentagon Papers, le Carte del Pentagono, circa 7000 pagine di documenti top-secret del Dipartimento della Difesa inerenti al conflitto vietnamita. Furono raccolti nel corso delle varie amministrazioni presidenziali in un lasso di tempo che andava dal 1945 al 1967. Nel 1971 un tale Daniel Ellsberg, dopo averli ricopiati durante gli anni di servizio al Pentagono, li vendette ai giornali. Il primo a farli emergere in prima pagina fu il New York Times, poi lo seguì più dettagliatamente il Washington Post. Meryl Streep interpreta la direttrice del giornale, Kay Graham, mentre Tom Hanks è uno dei giornalisti di punta, Ben Bradlee. Il film ricalca con molta attenzione i fatti realmente accaduti, cercando di discostarsi il meno possibile dalla realtà. Come frequentemente accade per le pellicole basate su avvenimenti veri, non mancano anche in questo caso piccoli distrocimenti della vicenda originale. Ciò nonostante, The Post offre una panoramica per la maggior parte onesta circa lo scandalo dei Pentagon Papers e delle ripercussioni che, in piena amministrazione nixoniana, dovettero affrontare il New York Times e il Washington Post. Sebbene entrambi i gioranali siano stati rilevanti per il caso, il film si concentra sul secondo, quello che all'epoca stava cercando di uscire alla ribalta.
The Post narra una trama impegnativa perché è fitta di storia, storia politica e americana, certamente più godibile se si conoscono almeno le fondamenta di tutto ciò che venne costruito in quegli anni di proteste e di malcontento nei confronti dell'operato del governo circa l'escalation in Vietnam. Nel corso della vicenda sono nominati diversi uomini politici, tra cui segretari della difesa e presidenti, a partire da Truman passando per Kennedy fino allo stesso Nixon. Dal momento che mi reputo una buona conoscitrice della storia politica americana, sono riuscita ad apprezzare la panoramica fornita dalla sceneggiatura circa quello scandalo. Non ho avuto problemi a seguire gli sviluppi e sono rimasta intrigata dall'inizio alla fine.
A mio avviso, questo è la classica pellicola americana forgiata sulla storia ricca e anche contraddittoria della loro nazione. I protagonisti, proprio per amore del loro operato e del loro stesso Paese, fanno di tutto per far smascherare segreti e menzogne perché, in tutte le storie, c'è chi ha abbastanza potere da ammantare la verità e chi, dall'altra parte, lotta per farla emergere in nome della libertà di stampa. Con due pesi massimi come Tom Hanks e Meryl Streep, e diretto da un regista che di cinema se ne intende davvero, The Post non si fa mancare nulla di ciò che serve per meritare apprezzamenti critici. Un avvenimento di questa portata sarebbe potuto essere trasposto sul grande schermo in maniera troppo involuta, e invece tutto si è dispiegato in maniera organica e semplice. Se siete amanti del genere, se vi piace il cinema di qualità, o se volete conoscere un po' di storia, The Post merita di essere visto.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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