Opinione su The Strain: Epidemia a New York
Epidemia a New York
18/02/2016
Vantaggi
trama avvincente
Svantaggi
personaggi insulsi
La serie si basa sulla trilogia di libri scritta dallo stesso Del Toro ed Hogan.
Un aereo atterra all’aeroporto J.F. Kennedy di New York e immediatamente appare chiaro che c’è qualcosa che non va. Tutte le luci ed apparecchiature sono spente, non si avverte alcun rumore: l’aereo è come morto.
Ephraim Goodweather, un epidemiologo, viene chiamato ad investigare. A bordo lo attende uno scenario atroce. Centinaia di cadaveri e solo quattro sopravvissuti ad una misteriosa ed inspiegabile malattia.
Da qui in poi arginare l’epidemia sarà pressoché impossibile e la città ben presto si ritrova nel caos.
The strain è una serie tv avvincente, dai toni cupi e con risvolti urban fantasy.
L’epidemia che dilaga trasforma gli ignari cittadini in spietati vampiri e questo aspetto mi è sembrato piuttosto particolare, ma a mio avviso nella sceneggiatura ci sono dei buchi che lasciano gli spettatori con molte domande.
Al di là di qualche carenza, la trama tutto sommato risulta appassionante. Invece quello che a me proprio non è piaciuto sono i personaggi. Li ho trovati veramente irritanti: troppo moralisti, spesso patetici ed incoerenti. L’unico che salvo è il vecchio Setrakian, il cacciatore di vampiri, il primo a capire la gravità della situazione. Seppur stereotipato, questo personaggio almeno mostra una certa coerenza e determinazione. Gli altri non hanno un minimo di personalità.
Io ho appena finito di vedere la prima stagione e, se da una parte mi ha incuriosita, per lo più mi ha lasciata perplessa.
A questo punto confido nella seconda stagione, sperando di trovare maggiori approfondimenti e sviluppi.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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