La spifferatrice
Rachel Weisk indossa i panni della "spifferatrice", ossia colei che denuncia delle ingiustizie all'interno delle forze dell'ordine pubbliche o private degli USA.
In questo caso è una donna realamente esistita che va volontariamente nell'ex-yugoslavia post conflitto come forza pacificatrice per guadagnare un pò di soldi in più, ma si trova davanti uno scandalo enorme perpetrato dagli uomini dell'agenzia privata che si deve occupare del paese e da molti membri dell'ONU, trattasi di violenza sulle donne e tratta.
Il film è ben fatto e diretto e riesce a portare forte il messaggio, un messaggio nuovo dove anche coloro che dovevano essere i "buoni" perpretano i crimini del cattivi yugoslavi che avevano iniziato questa guerra.
Il cast e, in particolare, la Weisa riescono a portare diretto un messaggio forte di una storia vera.
Non è certo un film d'intrattenimento, ma sicuramente un film che andrebbe visto da tutti per capire e conscere la situazione, magari anche fatto vedere nelle scuole.
Lo consiglio.
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