Cast di livello decisamente elevato
Accompagnato da un cast di livello decisamente elevato, "THE WORDS" è un film che racconta una storia nella storia. Si narrano – attraverso le parole dello scrittore Clay Hammond (Dennis Quaid) - le vicende del giovane scrittore Rory Jansen (Bradley Cooper) e della sua ascesa al successo letterario, avvenuta però – dopo molteplici rifiuti – grazie ad un manoscritto trovato in una vecchia borsa. Sarà l'incontro con il vero autore del romanzo (un vecchio stanco interpretato superbamente da Jeremy Irons) a scatenare forti reazioni emotive in Rory, combattuto dai sensi di colpa e dalla paura che la verità possa distruggere tutta la fortuna piovutagli dal cielo. Nonostante una narrazione in certi momenti lenta "THE WORDS" riesce ad emozionare e, sorretto da un ottimo cast, a suscitare l'interesse per il proseguio della storia, tanto da far quasi dimenticare che il racconto principale è la narrazione di un libro e relegando le due figure-guida (Dennis Quaid e la sempre affascinante Oliva Wilde) a semplice contorno (salvo nella parte finale dove riemergono in un finale interessante). Il film è scritto e diretto a 4 mani, i cambi-scena presente/passato sono sapientemente orchestrati e spesso il pathos e le emozioni dei personaggi e delle storie (già...perchè possiamo considerare 3 storie in "THE WORDS":lo scrittore"reale" e l'ambiziosa studentessa, il protagonista della narrazione e il vecchio, la struggente storia del romanzo ambientata nella seconda guerra mondiale) sono "papabili" grazie -oltre all'interpretazione degli attori- all'ottima caratterizzazione dei personaggi. Malinconico, struggente, riflessivo e con un paio di spunti sui quali bisognerebbe forse fermarsi a pensare (triste realtà: un buon manoscritto rifiutato più volte viene poi pubblicato con successo quando l'autore è diventato famoso grazie al romanzo "incriminato"), "THE WORDS"
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