Opinione su The Words: Tante storie in un unico film: The Words
Tante storie in un unico film: The Words
03/05/2020
Vantaggi
Storia insolita, cast di prim'ordine, ottimi sviluppi
Svantaggi
Bisogna prestare molta attenzione per evitare confusioni, finale un po' incompleto
La trama ha monopolizzato la mia attenzione perché appare inconsueta sin da subito. Si basa su uno scrittore, Clayton Hammond (Dennis Quaid), che, per quanto sia presente in maniera marginale, rappresenta il vero e proprio protagonista. Infatti egli è l'autore di un romanzo, The Words, appena uscito e incentrato su Rory (Bradley Cooper), scrittore fallito che entra in possesso di un manoscritto su cui è narrata una storia appassionante e commovente. Spronato dalla fidanzata, che pensa che il racconto sia suo, manda il libro in stampa, viene pubblicato e il successo è travolgente. A spezzare l'idillio di questa carriera in ascesa ci pensa l'autore originario del romanzo, un uomo ormai anziano (Jeremy Irons) che ha vissuto quanto narrato proprio tra le pagine di quella storia. I personaggi principali sono quindi Clayton (che nella storia esiste davvero) e poi Rory e il vecchio (personaggi di fiction che ha creato lo stesso Clayton). Le tre storie sono differenti ma intrecciate sapientemente, al punto da farmi avere un attimo di incertezza perché non si sa più cosa è vero e cosa no. La pellicola, per quanto ci presenti in maniera piacevolmente didascalica le storie dei tre uomini e di ciò che li circonda, necessita di un grado di attenzione alto perché è facile perdere il filo che conduce all'intreccio principale.
L'alone drammatico e allo stesso tempo misterioso che si cela dietro alle vicende è sempre interessante e coinvolgente, ma ogni personaggio rappresenta sensazioni e messaggi diversi. L'uomo vecchio è il protagonista della storia più drammatica, mentre Rory è l'uomo che cerca di porre rimedio nell'ambito della sua vita professionale e sentimentale dopo la scelta poco giusta che ha fatto. Tutto questo ci riconduce a Clayton, il narratore assoluto, colui che ha concepito tutta questa storia raccontandola tra le pagine del suo romanzo e basandosi sulle proprie esperienze personali e, soprattutto, sugli errori che ha compiuto e che lo tormentano, come dimostrano i suoi discorsi all'aspirante scrittrice Danielle.
Questo film è ambizioso come pochi, ma ha il vantaggio di essere riuscito a non disattendere le mie aspettative né tantomeno a sprofondare nella monotonia. La presenza di molti personaggi potrebbe far pensare che sia confusionario, ma in realtà ogni vicenda si segue bene grazie all'interesse che sa suscitare. Si passa dall'ambiente di Clayton a quello di Rory, ma poi c'è il flashback riguardante l'uomo anziano che ci riporta a quando lui era giovane e innamorato. In quest'ultimo caso si assiste anche a un cambio di epoca e, per me, è questa la storia più toccante e profonda. E in una sceneggiatura simile in cui si fondono sentimentalismi, realtà, drammi e immaginazione, è bello che si resti concentrati con costanza sui rapporti umani, sugli sbagli e sulle emozioni più pure che ci accomunano tutti. "The Words" a mio avviso è una pellicola che mette in risalto proprio la fallacia e le debolezze della gente e, sebbene avrei voluto un finale lievemente più completo, l'ho apprezzata nella sua interezza perché mi ha lasciato soddisfatta di quanto ho visto. Un enorme vantaggio sta altresì nel cast di prim'ordine, tra cui si annoverano dei bravissimi Bradley Cooper, Dennis Quaid, Jeremy Irons, Zoe Saldana e Olivia Wilde.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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