Opinione su Tiro al bersaglio-Gianni Simoni: Due inchieste per l'italo-eritreo Lucchesi
Due inchieste per l'italo-eritreo Lucchesi
28/02/2018
Vantaggi
Parte di una serie
Svantaggi
Prolisso
Gianni Simoni nato a Brescia, ha iniziato la sua carriera di magistrato nel 1967 a Milano. In 25 anni di carriera ha affrontato processi importanti relativi a criminalità organizzata e vicende di politica e malaffare.
Vicino all’età del pensionamento ha iniziato a pubblicare romanzi gialli creando personaggi ricorrenti (e contraddittori in modo convincente) a cui affidare complicati casi investigativi.
I romanzi (per ora una ventina) si concentrano in due serie: quella ambientata a Brescia con l’accoppiata Miceli e Petri (il primo commissario, il secondo ex giudice) e l'altra ambientata a Milano che vede protagonista l'ispettore Andrea Lucchesi (che dal padre toscano ha ereditato il cognome e dalla madre eritrea la pelle nera).
===Il libro ed il protagonista===
“Tiro al bersaglio” (2017) è il sesto romanzo con protagonista il commissario Andrea Lucchesi, un nero quarantaseienne alto, bello, colto che nonostante abbia subito un infarto indulge all’alcol, al fumo ed è misantropo (nella sequenza dei romanzi il suo carattere migliorerà un poco). Divorziato da dieci anni, normalmente cerca di rifuggire l’intimità con le donne che lo vedono come preda decisamente ambita (almeno per la virilità che gli deriverebbe dall’Africa). All’inizio la sua carriera è stata osteggiata ed il suo curriculum è macchiato da un paio di provvedimenti disciplinari.
===Trama===
Lucchesi passato ormai definitivamente alla Omicidi nel commissariato di Piazza San Sepolcro sembra aver trovato una sana intesa sentimentale con Lucia Anticoli (che inizialmente aveva “usato” come sfogo di furia sessuale costringendola a sposarsi per scappare da lui).
Durante una rapina viene ucciso un anziano negoziante, i magri introiti non sembrerebbero giustificare la scelta dell’obiettivo del rapinatore che infatti viene subito individuato. Si tratta di un quattordicenne tossicodipendente che forse erroneamente o forse addirittura come improvvisato sicario ha colpito con una fucilata il proprietario del negozio.
Contemporaneamente Lucchesi e Lucia collaborano al caso dell’uccisione di un disoccupato, colpito in casa con un martello, forse dalla moglie poi suicidatasi. Lo stesso martello verrà però poi usato per uccidere l’anziano e decrepito padre della vittima.
===Conclusioni===
Giallo senza particolari risvolti thriller o brillanti speculazioni investigative, un po’ ripetitivo e che si perde in pagine di banali malanni di Lucchesi. Peccato che la pur moderata ironia dei primi romanzi sia sparita negli ultimi libri.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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