I grandi classici senza tempo!
La Trattoria Sardella di Ancona è aperta da una vita ma come accade per tanti luoghi in cui si è praticamente cresciuti sono andata a mangiarci per la prima volta solo di recente.
La sua tradizione decennale ci suggeriva già qualità e bontà, tra l'altro ne avevo già sentito parlare molto bene e così una ventina di giorni fa con una coppia di amici abbiamo prenotato un tavolo da quattro.
Si trova lungo la Riviera del Conero, precisamente poco prima di arrivare a Portonovo, una baia che per noi anconetani è davvero una vanto.
La serata era calda e serena così ci hanno fatto accomodare fuori dove erano apparecchiati già vari tavolini tutti prenotati.
Anche la sala interna presto si è riempita e l'aria che si respira è di accoglienza e famigliarità.
E' la classica trattoria di una volta, dallo stile rustico e semplice, con le sedie impagliate, i tavolini di legno scuro con le tovaglie bianche, i fiori colorati sul tavolo e per il cortile dove dei profumatissimi gelsomini riempivano l'aria del classico meraviglioso odore dell'estate.
Nonostate su internet avessimo letto che si poteva mangiare sia carne sia pesce, il menù riportava solo portate di carne.
Nessun vegetariano nè vegano quindi nessun problema!
Il menù è molto veloce e scarno di portate che però fanno parte della tradizione campagnola anconetana, quindi gnocchi con la papera, tagliatelle al ragù, fritto ed arrosto di carne, contorni vari.
Abbiamo ordinato una porzione di tagliatelle, due arrosti e due fritti di carne con verdure miste pastellate, patate arrosto e pomodori gratinati.
Il servizio è stato veloce e molto gentile.
La cameriera è davvero simpaticissima e si è preoccupata che fosse tutto di nostro gradimento.
Abbiamo mangiato davvero bene!
Le tagliatelle erano fatte in casa e sarebbe stato da ordinarne ancora perchè il sugo era saporitissimo, la pasta porosa e bella al dente.
Il fritto di carne era spettacolare e si componeva di petto di pollo e carne di vitello panata e fritta più una serie di stuzzicherie deliziose tra cui cremini fritti che io adoro e le olive all'ascolana che solitamente non mangio volentieri ma quelle servite erano ottime.
Buone anche le zucchine e la patatine fritte, grossolane e ben arrostite quelle al forno, sugosi e profumati i pomodori arrosto.
Buono anche l'arrosto di carne di cui ho mangiato solo un pezzetto di salsiccia perchè avevo proprio voglia di sgarrare e mangiare un po' di fritto.
Per dolce io ho ordinato una zuppa inglese fatta in casa che ho trovato buona come quella che faceva mia nonna quand'ero piccola quindi con una bella crema sapientemente lavorata e mescolata al cioccolato, il pan di spagna imbevuto a dovere nell'alchermes che rendeva il dolce goloso e soffice.
Tra l'altro non hanno neanche lesinato sulle porzioni.
Gli altri hanno ordinato semifreddo al torroncino, sorbetti e caffè per un totale di 45 euro a coppia che trovo più che onesto per una cena buona e piacevole come vuole la tradizione anconetana!
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