La cucina tipica catanzarese
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Il nome non deve trarre in inganno e far pensare ad un pessimo locale, magari sporco e gestito da personale sgarbato e poco professionale. Tutt'altro.
Il termine tamarro è intenso come rustico, casareccio ed è questa la direzione che fin dall'inizio hanno seguito i proprietari del ristorante.
Anzi in origine la vera definizione de U Tamarru era trattoria tipica perché qui, a pranzo e a cena, vengono proposti i piatti tipici della città capoluogo, senza mai dimenticare quello che è il meglio della tradizione culinaria calabrese.
Questo è senza ombra di dubbio uno dei migliori ristoranti di Catanzaro ed il successo del locale ha poi permesso di ingrandirlo e rimodernarlo, anche perché l'esigenza di poter ospitare più persone era incalzante.
U Tamarru ha saputo farsi conoscere ed apprezzare grazie ad uno chef che da oltre trent'anni delizia il palato dei suoi concittadini. Il meglio della tradizione cittadina come scilatelli al ragù di maiale, pasta e ceci, pasta con fagioli e broccoli, ma soprattutto il piatto principe della città: il morzello.
Un insieme delle interiora di vitello e precisamente trippa. Omaso (detto centupezzi), polmone, milza ed esofago, parti di carne prese dalla pancia. Il tutto viene tagliato finemente e fatto cuocere a lungo con concentrato di pomodoro, un mazzo di origano lasciato ad insaporire (a fine cottura va tolto) e l'immancabile peperoncino piccante.
Una ricetta particolare che richiede un'alta qualità delle materie prime ed in questo troviamo il secondo aspetto positivo del locale. La scelta oculata delle carni, tutte provenienti da animali allevati (prevalentemente al pascolo) nella zona, nutriti in maniera naturale e salutare. La scelta di utilizzare prodotti locali vale per tutti gli ingredienti, al fine di preservare la tipicità dei piatti proposti. U Tamarru lo potremmo definire un ristorante a “chilometro zero.”
Agnello, capretto e soprattutto maiale. La carne è senza ombra di dubbio la punta di diamante tra quanto offerto, preparata in svariati modi per soddisfare anche i palati più esigenti. Bistecche, grigliate di vario tipo e le ottime salsicce con le rape. Degno di nota, e per questo lo consiglio vivamente, il soffritto di maiale.
Una delle tante specialità della casa sono le polpette.
Preparate seguendo la ricetta tipica catanzarese, potrebbero essere da sole un buon motivo per far visitare a questo ristorante. Dalla forma lunga ed affusolata, fritte come dio comanda e con la giusta quantità di peperoncino sono l'antipasto ideale. Stuzzicano la fame anche se c'è il rischio di esagerare e mangiarne quantità eccessive. Completano questo appetitoso quadro gli immancabili salumi calabresi (soppressata e capicollo su tutti) e i formaggi; provola, pecorino e ricotta non possono mancare.
La carta dei vini non è particolarmente ricca e punta sicuramente verso i prodotti calabresi, visto che questa terra offre una buona varietà di rossi e di bianchi, spesso molto diversi tra loro per caratteristiche e gusto. Il livello qualitativo è comunque buono e sono presenti anche vini di fuori regione (onestamente però non ricordo quali).
Dopo un pranzo o una cena ricca e gustosa, in cui si è mangiato di tutto, dall'antipasto al dolce, arriva l'ultima nota positiva: il conto. Si perché i prezzi sono contenuti, difficilmente si superano i trenta euro a persona.
Se vi trovate a passare da Catanzaro o magari siete in vacanza nelle vicine località marinare (a pochi chilometri dal capoluogo ce ne sono di splendide) e volete far conoscenza con la cucina tipica della mia città, questo è il locale che fa per voi.
Non ve ne pentirete.
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