Un drammone di ispirazione orientale!
Liala è una delle mie scrittrici preferite in assoluto perchè come interpreta lei il genere rosa non lo interpreta nessuno.
La sua bibliografia è per fortuna talmente prolifica che più romanzi leggo e più scopro che ancora devo leggerne.
Ho acquistato una copia di "Un cuore sulla vela" al mercatino dell'usato dove vado spesso pagando un libro che in origine era costato 9.000 lire soltanto € 2.
Nonostante sia dunque una copia data, edita da Sonzogno, è in ottimo stato di conservazione e non ho alcuna intenzione di rivenderla di nuovo perchè questa storia mi è piaciuta moltissimo ed ho letto le 347 pagine che la compongono in soli 5 giorni.
Se solo avessi avuto più tempo da dedicargli i giorni si sarebbero ridotti forse a 3 perchè è un drammone sentimentale che ti coinvolge e non ti lascia più tregua fino a che non scopri come va a finire.
La storia inizia in Italia, con Tullio Varena che provocando un incidente uccide Bigiotto, l'ubriacone del paese.
L'incidente avviene nei pressi dell'abitazione di Ugo Sorgente, medico condotto che presta i soccorsi a Bigiotto che in un primo momento non sembra poi così grave.
Tullio viene fatto entrare in casa e mentre Ugo visita il povero Bigiotto, Immacolata sta raccogliendo i fiori in giardino.
Sembra quasi un colpo di fulmine quello tra Tullio ed Immacolata, bella diciannovenne figlia di Ugo ma in realtà a casa Sorgente così come nella vita di Tullio si celano preoccupazioni, ombre e tanti guai che porta i due innamorati a non potersi fidanzare e vivere una vita felice come una qualsiasi altra coppia al mondo.
Ad un certo punto infatti Tullio è costretto a partire per il Giappone e siccome anche Fausta, sorella di Immacolata, ci si deve recare, tutti partono ad eccezione di Ugo.
Non sto qui a raccontarvi per filo e per segno la trama perchè altrimenti non avrebbe senso leggere questo libro, che è rosa ma anche molto grazioso e scorrevole.
Se in alcuni punti la storia assume le caratteristiche di un drammone non solo sentimentale con tormenti e soliloqui, in altre circostanze, la narrazione scorre via leggera e piacevole.
La penna di Liala è sempre elegante e raffinata, molto frivola a volte, intelligente e riflessiva in tante altre.
L'ambientazione per metà libro in Giappone ci permette di volare con la fantasia in un universo quasi parallelo alla pianura lombarda ed alla città di Milano in cui è ambientata, diciamo così, la parte italiana del libro.
Il Giappone è visto attraverso quelli che forse sono alcuni luoghi comuni ma che Liala sa descrivere con pennellate di colore precise ed a tratti persino fiabesche in cui si contrappongono le vicende strazianti dei personaggi a paesaggi quasi onirci di una dimensione che non è la nostra.
L'ho trovato un libro davvero rilassante e piacevole che mi ha regalato svago e relax, caratteristiche fondamentali per potermi rilassare nelle lunghe serate invernali!
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