Opinione su Un tassinaro a New York: ALBERTO SORDI A NEW YORK

ALBERTO SORDI A NEW YORK

23/03/2020

Vantaggi

Interessante

Svantaggi

Prevedibile


Il film "Un tassinaro a New York", sequel del film "Il tassinaro", esce nelle sale nel 1987. Il regista e l'attore principale è Alberto Sordi, probabilmente il miglior attore della storia cinematografica italiana ma qui in una fase decisamente calante. Il film è una commedia con una trama in sé non del tutto da scartare. Un tassista, Pietro Marchetti, assiste, per caso e suo malgrado, ad un omicidio mafioso e riesce a scampare all'assassino. Decide di non denunciare l'accaduto e di proseguire in serenità la sua vita e partire per New York con la moglie Teresa, come già avevano programmato in precedenza prima del fattaccio. Negli States, hanno un figlio che sta per laurearsi tuttavia, poco dopo il loro arrivo, il protagonista viene fermato dalla polizia che vuole proteggerlo dalla mafia, che è sulle sue tracce. Pietro Marchetti cambia identità e lavora come tassista a New York (e noi amanti di film, non possiamo non pensare allo splendido De Niro girare sul suo taxi, proprio per quelle strade, in un film di una decina di anni prima). La trama da qui in poi diventa abbastanza prevedibile, il protagonista è rincorso dai mafiosi, deve scappare un'altra volta, viene mandato sotto nuova identità in Florida, a Miami e qui scappa da un attentato, costituito da un pacco bomba messo nella sua auto, per pura fortuna. A rimetterci la vita, una coppia di innocenti che, ironia della sorte, aveva vinto un "viaggio della fortuna". Il film si conclude con Sordi che vuole disperatamente tornare a Roma ma, da personaggio spaventato e impacciato nel corso di tutta la storia, diventa, casualmente, l'eroe che permette alla polizia americana di arrestare i mafiosi. Rientrato in Italia, insegnerà il mestiere di tassinaro al figlio, la cui laurea a New York evidentemente non ha portato molti frutti.
Come detto, la trama è inizialmente interessante, poi diventa un po' banale e, scena dopo scena, prevedibile. Il pregio del film sono la capacità di raccontare, anche con un velo di ironia, alcuni stereotipi delle dinamiche italiane: il traffico romano dove "non si rispettano i rossi ai semafori", l'omertà davanti a un delitto mafioso, il tentativo di spingere i potenti a raccomandare i figli, la scarsa propensione italiana nell'imparare la lingua inglese, cosa che porta all'utilizzo di una lingua "mista", alcune idee in cui la donna cucina e l'uomo lavora; insomma, vengono mostrati degli scenari e delle dinamiche tipiche di uno spaccato italiano degli anni Ottanta. Il difetto principale del film è probabilmente la scelta del regista di incentrare praticamente tutto il film attorno al protagonista che, guarda caso, corrisponde proprio al regista. Non è una buona scelta perché, così facendo , si perdono per strada altri personaggi e le loro trame. Per esempio, la moglie Teresa, interpretata da un'ottima Anna Longhi, da metà film in poi sparisce completamente, ed è un peccato. Il figlio, citato molte volte dal padre, compare giusto in un paio di situazioni e stop. Non sarebbe un grosso problema decidere di utilizzare il protagonista praticamente in ogni scena, se non fosse per il fatto che, come detto prima, questo Alberto Sordi non è quello di dieci o quindici anni prima, ma sta attraversano una fase calante della carriera e questo incide parecchio. Tutto sommato, un film discreto, ma niente di speciale.

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Altre opinioni degli utenti su Un tassinaro a New York

  • zafferano
    opinione inserita da zafferano il 30/03/2017
    Un giorno un tassinaro assiste come testimone ad un omicidio. Si tratta di un omicidio mafioso. Ma il mandante di quell'omicidio riesce ad identificare il tassinaro. Nonostante la protezione delle for...
    Continua a leggere >
    100%
    storia, cast e regia
    nessuno
  • jimorris
    opinione inserita da jimorris il 04/03/2016
    ll tassinaro di sordi è stato un grande successo e questo è il seguito di quel fortunato film, mostra Alberto che va a trovare il figlio a NY per la laurea nonostante sia stato coinvolto in un delitto...
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    cast, personaggi, gag
    storia, regia
  • vitocatozzo
    opinione inserita da vitocatozzo il 03/03/2016
    Sarebbe una sorta di seguito del film Il Tassinaro, girato qualche anno prima. Anche questa pellicola è diretta ed interpreta da Alberto Sordi, che interpreta il tassinaro del Zara 87. Pietro Marchett...
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    ottimo film con Sordi
    no