Opinione su Una stanza tutta per sé - Virginia Woolf: "Una stanza tutta per sé", ovvero, la stanza della tortura
"Una stanza tutta per sé", ovvero, la stanza della tortura
27/05/2016
Vantaggi
Il libro fa chiaramente intendere l'ingegno e l'impegno della Woolf per trovare nuove strade per l'emancipazione sociale della donna
Svantaggi
Nessuno
E "Una stanza tutta per sé" ne è la prova lampante. La "stanza", metaforicamente la "prigione" della donna, doveva diventare, al contrario, il luogo della sua "liberazione" dai bisogni materiali, luogo di studio e di lavoro, lo "studio" dove si componevano le opere che poi dovevano "fruttare" economicamente, regalando così all'autrice quell'indipendenza economica tanto agognata quanto ancora molto distante nel tempo.
Ecco, il succo di "Una stanza tutta per sé" è tutto qui: in un desiderio spasmodico di libertà e d'indipendenza, un tarlo che letteramente divorava la mente e l'intelligenza di una donna che, di intelligenza, cultura e volontà ne aveva da vendere: a tutti, uomini e donne. Inutile dire che, proprio per le ragioni suddette, la Woolf soffriva molto di più delle altre donne della sua epoca, e, come è stato ben detto da molti, "maggiore è l'ingeno, più grande la sofferenza".
La stanza era, per la Woolf, la "stanza della tortura", dove cioè il suo meraviglioso ingegno s'impegnava per trovare le vie della libertà.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
- sviluppo
- adatto a tutti
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