Opinione su Underworld: Il risveglio: Underworld: Il risveglio (2012)
Underworld: Il risveglio (2012)
27/02/2018
Vantaggi
nessuno
Svantaggi
pochi spunti, trama banale, personaggi, elemento fantasy carente
A dodici anni da tale evento e dall’inizio dell’epurazione, da parte degli umani, di queste due mutazioni virali (così, in Underworld, hanno avuto origine le due specie), Selene si risveglia, come prigioniera, all’interno dell’Antigen, un’azienda che ha il compito di creare un vaccino contro i virus che hanno originato le due specie.
L’Antigen ha studiato, per tutto questo tempo, il dna di Selene e di Eve, sua figlia, nonché prima ragazzina ibrida dalla nascita e, contrariamente a quello che si pensa, il suo scopo non è quello di creare un vaccino che neutralizzi i due virus, ma quello di creare, partendo dal dna di Eve e Selene, un superlycan geneticamente modificato.
L’azienda è, infatti, all’insaputa di tutti, controllata dai lycans.
Selene, si troverà, quindi, ad affrontare, con l’aiuto di sua figlia e dei pochi vampiri rimasti, questa nuova minaccia e, in particolare, Quint: un gigantesco lycan le cui ferite si rimarginano molto velocemente.
Dopo aver visto Underworld: Evolution, secondo capitolo della saga, non ci poteva aspettare molto da un suo eventuale sequel.
Prima degli eventi narrati ne “Il Risveglio” muoiono infatti tutti i personaggi chiave, nonchè più intriganti e autorevoli, della serie.
La conseguenza è che se ci eravamo abituati a vedere Selene combattere contro avversari che debbono i loro poteri alla vicinanza di parantela con i primi della loro specie, con gli anziani, in questo film vedremo Selene combattere contro dei “comuni mortali” che da poco hanno scoperto l’esistenza delle due specie.
Se nei capitoli precedenti a prevalere era l’elemento soprannaturale, fantasy, gotico e mitologico, ora prevalgono la tecnologia, la fantascienza, la manipolazione genetica e le ambientazioni urbane.
Non è di alcun aiuto il fatto che Selene abbia ucciso Victor e, dopo aver assunto i poteri di Alexender Corvinus, padre di entrambe le specie, abbia sconfitto anche Marcus, il primo vampiro.
Questo perché, ne “Il risveglio”, a farla da padrona è la tecnologia, di modo che anche un immortale per diritto di nascita, anche il più potente vampiro da mille anni a oggi, come Selene, si trova, di fronte a uno, come Quint, che fino a pochi minuti prima era un “comune mortale”, a dover giocare d’astuzia se vuole salvarsi la pelle.
Tutto questo, in un film fantasy come Underworld, specie per un fan della serie, è inaccettabile: come possono dei comuni esseri umani, che fino a dodici anni prima non sapevano nemmeno dell’esistenza della mutazione, riuscire a creare un essere più potente di chi, come Selene, ha nelle sue vene il sangue di Alexander Corvinus?
Come può uno spettatore accettare l’idea che personaggi, ambientazioni e trama non siano più così soprannaturali e fantasy, ma da film fantascientifico e d’azione e che a vincere una guerra come quella tra licantropi e vampiri ora sia chi ha il laboratorio più grande e attrezzato?
Come può uno spettatore accettare l’idea che, in un film che dovrebbe essere fantasy, tutti, ma proprio tutti, grazie a un banalissimo siero prodotto da una multinazionale, possono aspirare ad essere i più forti di sempre da mille anni a questa parte?
In conclusione, Underworld: Il risveglio è un film mediocre sotto tutti i punti di vista: trama banale e prevedibile, personaggi (eccetto Selene) che non rimangono impressi e a cui lo spettatore non si affezionerà mai, colonne portanti di un film fantasy completamente abbattute, incapacità di fidelizzare nuovi spettatori e capacità di far perdere interesse per la saga anche ai fan, a causa di un film in cui gli autori non hanno saputo come dare un seguito a una saga, altrimenti, affascinante come quella di Underworld.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
-
trama
-
ambientazione
-
personaggi
-
sviluppo
-
adatto a tutti
Valuta questa opinione
Ti sembra utile quest'opinione?
Scrivi un commento