Opinione su Uno Studio in Rosso - Arthur Conan Doyle: La prima grande avventura
La prima grande avventura
20/04/2018
Vantaggi
Ottima trama, un grande inizio
Svantaggi
seconda parte troppo prolissa
John Watson, chirurgo militare, è approdato a Londra dopo essere stato congedato dall'esercito per le ferite riportate durante la seconda guerra Afghana. Con la sua pensione a mala pena riesce a vivere e decide di dare una ridimensionata alle proprie spese, magari trovando un coinquilino con cui dividere l'affitto. Ne parla con Stamford, un vecchio amico incontrato per caso, che gli dice sia la seconda persona, quel giorno, a dirgli una cosa del genere. Il primo è stato Sherlock Holmes, un uomo il cui misterioso mestiere lo porta spesso in ospedale a condurre esperimenti. Fa conoscere i due, che presto si trasferiscono al 221B di Baker Street.
Watson inizia a studiare il suo curioso coinquilino, le sue visite, le sue conoscenze e le sue abitudini per cercare di capire cosa faccia nella vita, finché un giorno non è Holmes stesso a dirglielo: è un consulente investigativo. Uno dei frequenti visitatori di Holmes è l'ispettore Lestrade di Scotland Yard che viene a chiedere consiglio. Spesso Holmes riesce a risolvere i casi della polizia senza muoversi dal salotto e solo raramente interviene sul campo.
Presto Watson ha modo di vedere come lavora il suo coinquilino: Scotland Yard ha mandato a chiamare Holmes per un caso particolare. Holmes interviene sul campo ed invita il suo nuovo amico a seguirlo.
Ho amato questo libro, forse perché il principio di tutto, forse perché il modo in cui Holmes scopre il colpevole è ingegnoso, forse perché ho addirittura pensato che un uomo come lui con mezzi vittoriani potrebbe fare le scarpe a parecchi poliziotti dotati della più grande tecnologia moderna. Non so, ma l'ho amato.
L'intera seconda parte è dedicata all'assassino, a descrivere il suo movente in modo particolareggiato e ricco di dettagli, quasi si sente la sua stessa rabbia. Ritengo però che dare mezzo libro a questo sia stato troppo, una decina di pagine poteva bastare.
Il giorno in cui Doyle scrisse le prime parole di questo romanzo è nata un'icona intramontabile.
Consiglio sicuramente la lettura di questo classico letterario.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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