Opinione su Uno zoo in fuga: Qualche risata, autocelebrativo, più che guardabile
Qualche risata, autocelebrativo, più che guardabile
16/04/2019
Vantaggi
Certe ideee originali, certe tematiche sfiorate, Scenografie/grafiche ottime; certe comparse geniali
Svantaggi
In più punti piuttosto infantile, in senso negativo ; Co-protagonisti fastidiosi
L'originale "The Wild", ovvero "selvaggio", è più coerente alla storia, riguardo il rapporto padre - figlio (i 2 leoni)...
Non so perché spesso traducono i titoli dei film esteri tanto da stravolgere il loro significato...
Zoo in fuga? Fugge? Chi fugge? Nel film non c'è nessuno "in fuga"... Certo, degli animali escono dallo zoo, ma per salvare un "compagno" in difficoltà, a causa di un incidente...
Forse da fuori qualcuno potrebbe pensare che sia "in fuga"...
E comunque pochi animali, non di certo "uno zoo" al completo...
Come al solito la traduzione del titolo scelto in italiano fuorvia dalla trama, come se l'addetto alla localizzazione guardi il film in maniera molto superficiale...
La trama tratta principalmente riguardo Samson e Ryan, due leoni: un "padre" e un "figlio" che vivono allo zoo NewYorkese.
Ryan desidera vivere le imprese esagerate che il padre ha vissuto in passato, o almeno che cosi gli racconta quotidianamente.
Dopo delle incomprensioni (i classici "problemi adolescenziali" umani raccontati dal punto di vista animale), legate molto al fatto che il cucciolo non si sente all'altezza del "mitico" padre, si allontana dai posti "sicuri", e rimane intrappolato all'interno di un container per il trasporto di animali.
Poi sarà spedito verso un'isola, dove è in corso un'operazione di salvataggio faunistica a causa dell'eruzione di un vulcano.
Samson lo vede e lo sente chiamare aiuto, e decide di andare alla ricerca-salvataggio del figlio.
Parte accompagnato dai suoi più cari amici dello zoo: Bridget la giraffa, Benny lo scoiattolo, Nigel il koala e Larry l'anaconda.
Ma le difficoltà non mancheranno sul posto, tra cui un'improbabile sorta di setta di gnu che ha l'obiettivo di diventare carnivora per raggiungere la supremazia nella catena alimentare.
Diciamo che si lascia vedere...
Graficamente, essendo gli animali meno "cartoon", rispetto a Madagascar della Dreamworks che erano piu caricaturali e irreali, si comprende abbastanza che è un film Disney.
C'è un certo umorismo moderno e le tematiche presenti, sono ormai comuni nel canone delle pellicole Disneyane degli ultimi anni.
Presenti anche brani musicali di quegli anni come "Speed of Sound - Coldplay",
per comprendere come "Il Re Leone" è ormai anni luce distanziato da questi "nuovi classici".
Un pò ricorda questo, dato che i 2 protagonisti principali sono 2 leoni, padre-figlio...
Ho colto qualche citazione verso quel classico, come la scena dove il leone protagonista rischia di cadere in un burrone, assai sovrapponibile al Mufasa del classico anni '90.
Comunque direi che sono varie citazioni di altre opere, come capita ormai spesso nei film d'animazione.
Varie tematiche trattate, come l'abbandono infantile, oltre il rapporto del leoncino, la sottile tematica-equivoco del "Grande Lui" della "profezia" del koala...
Alcuni personaggi e trovate sono piuttosto simpatiche, come la breve apparizione dei scarabei stercorari - bavaresi, o la gag a lungo termine, riguardo a un branco di camaleonti... Altre meno, con un certo umorismo moderno che trovo immaturo e sgradevole.
Sono presenti dei contenuti extra nel DVD, seppur abbia visionato delle edizioni più ricche...
Personalmente ho preferito l'ironia di Madagascar, più azzeccata e godibile per me, seppur graficamente preferisco la verosimiglianza di "Wild". E' strano ma in certi punti l'ho trovato più sgradevolmente irrealistico o infantile proprio in quest'ultimo...
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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