Opinione su Va' dove ti porta il cuore: tragico

tragico

26/08/2019

Vantaggi

pressochè nulli

Svantaggi

è più che altro una concatenazione di sventure ben poco atta a insegnamenti utili


A parer mio, il titolo giusto di questo film avrebbe dovuto essere "Pensar bene prima di agire", poichè seguire il cuore mettendo a tacere la razionalità porta spesso e ben volentieri a epiloghi rovinosi. Vero è che Olga sposa Augusto mettendo a tacere il cuore (vale ricordare poi, che nulla è più ingannevole, ahinoi, del cuore umano), ma non certo per decisione razionale, bensì "tradizionale". Difatti, Olga proviene da una famiglia austera e si sposa quando ha già trent'anni. Troppo tardi per le tradizioni del suo ambiente familiari. Ma Olga aveva trascorso la vita tra un sogno irrealistico e l'altro. Non trovando, a causa di tanto, la vita emozionante che sperava nel matrimonio, allaccia una relazione clandestina con un medico comunista. L'epilogo dell'avventura risulta tragico, perchè l'amante muore in un incidente d'auto, mentre Olga rimane incinta. Nasce una figlia, Ilaria, che la madre fa passare per figlia di Augusto. In realtà, quest'ultimo sa benissimo che Ilaria è figlia del medico.
In buona sostanza, questo film, tratto dall'omonimo romanzo di Susanna Tamaro, non è altro se non una serie di tragedie che si susseguono a ritmo impietoso, frutto di deplorevoli azioni umane. In tutta franchezza, non me la sento affatto di consigliarlo, non trovo che abbia un gran che da insegnare (scopo che un film diverso dai generi comico e a volte fantascientifico, dovrebbe avere). Tranne che magari, anzichè accettare un matrimonio per l'unico scopo di obbedire alle convenzioni tradizionali, farsi una botta di coraggio rimboccandosi le maniche nel cercarsi un lavoro che renda indipendenti dalla famiglia di origine, nei tempi e nei luoghi in cui è fattibile. Durante l'epoca in cui il film e il romanzo sono ambientati, cioè la prima metà del secolo scorso e nella specifica regione del Friuli, era possibilissimo, data l'assenza della devastante piaga della disoccupazione a livelli stellari dei giorni nostri, per quanto i rami di occupazione femminile fossero poco variati rispetto ai giorni nostri.

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lolaconiglio

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Altre opinioni degli utenti su Va' dove ti porta il cuore

  • millifly
    opinione inserita da Anonimo il 07/11/2018
    Tratto dall’omonimo scritto di Susanna Tamaro, Va Dove Ti Porta Il Cuor è stato un film drammatico del 1995 diretto da Cristina Comencini e con la meravigliosa e indimenticabile Virna Lisi. Il film di...
    Continua a leggere >
    introspettivo
    deve piacere il genere
  • viola04
    opinione inserita da viola04 il 07/09/2018
    Il romanzo "Va' dove ti porta il cuore" era stato anni fa uno straordinario successo e aveva reso molto popolare la sua autrice, Susanna Tamaro. Io però non l'ho mai letto. Sapevo che ne era stato tra...
    Continua a leggere >
    100%
    la protagonista
    il finale
  • margherita123
    opinione inserita da Margherita123 il 17/08/2018
    Qualche tempo fa ho letto il romanzo scritto da Susanna Tamaro, Va' dove ti porta il cuore e siccome mi era piaciuto moltissimo ero curiosa di vedere anche il film, dato che la protagonista, tra l'alt...
    Continua a leggere >
    bel film
    se non piace il genere