Sarah Morgan - Vacanze negli Hamptons
In questo romanzo ci concentriamo su Fliss, che abbiamo già conosciuto perché è la sorella di Daniel che abbiamo scoperto nel precedente libro, e gestisce assieme alla gemella Harriet l'azienda di Dog Sitting a cui si affidano le ragazze della Urban Genie.
Fliss a causa dell'infanzia travagliata non riesce ad aprirsi con le persone e fa muro intorno a se, ma il ritorno in città di Seth l'ha profondamente scossa, al punto di accettare di andare negli Hamptons dalla nonna che ha bisogno di lei, o meglio ha bisogno di Harriet ma lei si finge la gemella proprio per fuggire da Seth.
Peccato che nessuno le abbia detto che Seth era a Manhattan solo in via momentanea, e che invece abita proprio negli Hamptons, e quindi è impossibile per lei non incontrarlo, ma sul momento, presa dalla paura, si finge la gemella.
Il suo piano inizia a fare acqua ben presto, perché oltre la nonna deve iniziare a fingere anche con tutte le persone del luogo, e sebbene siano uguali nell'aspetto le due gemelle non possono essere più diverse nel carattere.
Seth non si rassegna, e nonostante le barriere insormontabili di Fliss questa volta decide che non la lascerà andare senza avere chiarito con lei, perché lui non l'ha mai dimenticata.
Anche Fliss a dire il vero non ha mai dimenticato Seth ma a causa del suo carattere per lei è impossibile aprire il suo cuore e soprattutto sa che lo farà soffrire di nuovo e per lei è meglio soffrire da sola. Solo che questa volta Seth non la vuole lasciare da sola.
Il romanzo in se è molto carino, le continue paranoie di Fliss hanno origini dal passato turbolento della sua famiglia e fanno riflettere, mentre i vari personaggi sono davvero ben descritti.
Tutta la trama segue un filo logico ben definito facile da seguire, i personaggi e le ambientazioni sono ben strutturate e di facile immedesimazione.
Oltre ai momenti dove il libro fa riflettere sui comportamenti umani, ci sono anche momenti divertenti, sempre inseriti nel giusto contesto narrativo.
Una saga che consiglio davvero di leggere tutta, dove ho apprezzato che ci si incentri su di un personaggio specifico ma lasciando sullo sfondo con accenni e dettagli anche gli altri personaggi incontrati nei vari libri, come per ricordare che non ci si è affatto dimenticati di loro.
Segnala contenuto