Opinione su Wolverine - L'immortale: Wolverine contro l'immortalità
Wolverine contro l'immortalità
06/05/2020
Vantaggi
Hugh Jackman, trama a grandi linee interesante, alcune scene sono molto eccitanti
Svantaggi
Non adatto a tutti, è necessario conoscere almeno in parte i film precedenti
In uno scenario inedito, l'Artigliato Canadese si ritrova in Giappone e viene coinvolto, suo malgrado, nelle beghe di una potente famiglia che gestisce un'organizzazione tecnologica e il cui capo venne salvato dallo stesso Logan durante l'esplosione nucleare avvenuta nel corso della seconda guerra mondiale a Nagasaki.
La sceneggiatura parte da un avvenimento del passato in virtù del fatto che si deve riallacciare con il presente. Wolverine non è più con gli X-Men, ora è da solo, tormentato più del solito, deciso a vivere la sua immortalità in uno stato di quiete perché ha sofferto molto, soprattutto per la perdita dell'amata Jean. Qui lo troviamo affiancato da nuovi comprimari nel paese del Sol Levante. Con la sua indole sempre scontrosa, non è certo uno che si lascia seguire dagli altri. Ma con lui ci sono due ragazze, Mariko e Yukio, entrambe buone e valenti a modo loro. La prima necessita di protezione, la seconda vuole invece proteggere Logan perché teme la sua morte. Come se tutto questo non fosse già abbastanza per colmare la trama di un film, ci si mettono anche due nemesi che provengono sempre dai fumetti: Viper e Silver Samurai. Guardando "Wolverine - L'Immortale" si può apprezzare il cambio di contesti in cui viene calato il protagonista. A livello di sceneggiatura molte cose sono state di mio gradimento, ma ci sono alcuni fattori che hanno contribuito a rendere questo film poco vivace. In primis, troppe sottotrame. Vengono affrontate le vicende del clan Yashida, la questione dell'immortalità bramata dagli altri e un po' odiata da Logan, l'amore indimenticato di Logan per Jean, una nemesi velenosa, un vecchio che non vuole invecchiare, e una giovane, Mariko, che viene aiutata da Wolvie deve aiutare ma che a sua volta fornisce un diverso tipo di aiuto allo stesso mutante.
Di buono c'è che le due ore abbondanti scorrono con facilità, ma solo se si è spinti da una vera voglia di seguire le avventure di Wolverine. Il mutante canadese interpretato da Hugh Jackman è una garanzia: in qualsiasi film sui mutanti sia presente, riesce a grandeggiare. Anche se nella pellicola in questione ogni tanto c'è un po' di stasi, lui riesce a essere poderoso e forte di una personalità che ammalia. Sono fermamente convinta che se ci fosse stato un altro supereroe al centro di questo film, non sarebbe stato altrettanto godibile. E non nego che nel guardare "Wolverine- L'immortale" non vedevo l'ora di ritornare alle scene con Logan. In questa vicenda vengono scandagliati i suoi conflitti più intimi che lo fanno sentire più affranto e che gli fanno deplorare quell'immortalità che lo spingerà per sempre a vedere tutti coloro che ama morire, mentre lui continuerà a vivere vedendosi costretto a portarsi con sé solo le memorie di quello che è stato. Allora ecco che l'immortalità assume un ruolo cruciale, fungendo da maledizione per il protagonista e oggetto di desiderio per l'antagonista.
Il film non può non essere pregno di azione e, anche in tal caso, il corpo scolpito di Jackman reclama per sé tutta l'attenzione. I combattimenti trovano luogo nelle ambientazioni più disparate, a partire dai tetti di un treno fino ad arrivare a stanze di appartamenti tipicamenti giapponesi o con un Wolverine intento a perforarsi la gabbia toracica per rimuovere una diavoleria tecnologica che gli sta succhiando la linfa vitale (scena di grande impatto).
Non manca assolutamente niente: azione, fantasy, qualche riferimento ai fumetti, componente romantica, dramma, lieto fine per qualcuno. Valida la regia, ancor più valide le interpretazioni, lodevole la particolarità della storia, che coinvolge il Giappone (anche se qui dobbiamo ringraziare i fumetti). È un bel film? Ogni volta che lo guardo, riesce ad affascinarmi. Sarà perché Wolverine è uno dei miei personaggi preferiti, sarà perché conosco a grandi linee la sua storia sia cinematografica che editoriale, sarà perché è stato gratificato da un attore con i fiocchi. Alcune scene della pellicola mi piacciono più di altre e trovo che il meglio lo riveli soprattutto nel secondo tempo, perché il primo viene impiegato soprattutto per preparare tutte le premesse. Il mio è un giudizio positivo, ma non posso consigliarlo a tutti: solo a chi conosce i capitoli precedenti e a chi sa apprezzare i cinecomic.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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