Opinione su X-Men - Giorni di un futuro passato: Mutanti nel tempo
Mutanti nel tempo
06/10/2019
Vantaggi
Narrativamente bello ottimi personaggi
Svantaggi
nessuno
Un tale crocevia rappresenta quindi un ragionevole riflesso della natura labirintica e arborescente che l'universo Marvel ha scatenato sulla carta. Per coronare il gioco mitomane e premiare la fedeltà degli iniziati, X-Men: i giorni del futuro passato si adattano, con estrema libertà ma con decisioni che servono sempre la leggibilità e l'autonomia del gruppo e il suo senso dello spettacolo, una consegna celebrata del palcoscenico in cui lo sceneggiatore Chris Claremont e il fumettista John Byrne hanno rivitalizzato la saga mutante, momento cardine tra l'eredità classica e le imminenti variazioni postmoderne sul supereroico. Il palcoscenico di Claremont / Byrne in X-Men potrebbe essere equivalente a quello che supponeva il primo film di Singer sui personaggi, in cui era previsto - specialmente nella dinamica visiva delle sequenze interpretate da Mysticism - che il grande schermo corrispondesse alla verve espressiva dei fumetti.
Tuttavia, i più grandi successi formali di X-Men: i giorni del futuro passato sono prima dei risultati dei trucchi digitali: la coreografia quantistica del confronto iniziale con le Sentinelle; il gioco delle velocità nel recital di Quicksilver all'interno del Pentagono - quello della messa in scena: il film è pesante per essere girato in esperanto o linguaggio franco del moderno successo e che Bryan Singer non ha sviluppato uno stile proprio o inconfondibile, come lui furono i colpi di Jack Kirby o John Byrne nei cartoni animati.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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