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2 Opinioni per A cantare fu il cane - Andrea Vitali
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  • jackb60
    Bella storia di paese
    opinione inserita da jackb60 il 02/04/2020
    A cantare fu il cane di Andrea Vitali è ambientato tra nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1937 quando Bellano viene turbata da un grido di donna, si tratta di Emerita Diachini in Panicarli, che urla «Al ladro! Al ladro!». Lei ha visto un’ombra sospetta muoversi tra i muri di via Manzoni, si tratta di un balordo che viene poi rocambolescamente acciuffato dalla guardia notturna Romeo Giudici. L'uomo si chiama Serafino Caiazzi, noto alle cronache del paese per altri piccoli reati finiti in niente soprattutto per la sua riconosciuta goffaggine che lo porta a essere un criminale incapace. Sembra chiaro che il ladro sia lui ma il maresciallo Maccado' ha bisogno di prove e non solo le voci di contrada o al limite la sua fama di ladro incallito seppur piuttosto goffo e incapace, per questo motivo decide di far partire le indagini. Per prima cosa decide di interrogare la donna ma queesto è molto difficile perché molto spesso lei non risponde al citofono e il suo cane un bastardino attacca tutti ai polpacci e il maresciallo ha una fifa pazzesca di questo ringhioso cane. Storia ben riuscita che decanta la vita di questo borgo rendendo simpatici i paesani e le comari che rendono il libro divertente e leggibilissimo.
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    Libro ben scritto e scorrevole
    nessuno
  • foxesneverquit
    Un piccolo bastardino mordace...
    opinione inserita da foxesneverquit il 04/07/2018
    In una notte d’estate nel piccolo paese di Bellano è accaduto un furto un uomo è stato arrestato in flagranza di reato… o forse no? Sullo sfondo…forse…una fuga d’amore? Questa volta il nostro maresciallo Maccadò non si troverà a risolvere un enigma solo, ma ben 3 contemporaneamente, senza contare quello che il prevosto ha posto ai bimbi del catechismo (tra cui uno dei suoi figli…) insomma…una settimana davvero difficile! Le carte in gioco sono troppe…un grido in una notte d’estate “aiuto! Al ladro!” fanno accorrere un onesto cittadino che, forse troppo solerte, va a scontrarsi con il presunto criminale… e non sarà solo un cittadino ad accorrere….quando si comincia ad essere troppi sulla scena del crimine è scontato che le cose non andranno via lisce come l’olio. Non mancheranno fughe e arresti roccamboleschi per le viuzze di Bellano, ricoveri in ospedale di criminali e anche di carabinieri sotto copertura...insomma tanti ingredienti per una ricetta vincente. A dare una mano al Maccadò, involontariamente..alla fine…ci sarà un piccolo cane mordace Come sempre Vitali da un piccolo fatto di cronaca riesce a tratteggiare un vero e proprio romanzo, fresco, veloce, che scorre bene. Forse in questo l'intreccio non è tra i più originali, ma ne esce un prodotto piacevole.
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    piacevole
    forse la trama non è tra le più orginali dell'autore