Accabadora di Michela Murgia
Un viaggio nella Sardegna degli anni '50, Michela Murgia ci porta nel cuore della tradizione sarda, con descrizioni meticolosamente dettagliate e vive. Una storia di una bellezza cruda, quasi reale. Ma anche una storia che tocca tematiche moderne, come quello dell'eutanasia, spiegate dal punto di vista acerbo ed innocente di una ragazzina che non ha ancora la capacità di vedere quello che il futuro ha in serbo per lei. Durante tutto il romanzo, che si svolge in tempo cronologico con alcuni flashbacks, seguiamo la piccola Maria Listru diventare figlia adottiva di una zia sterile con una professione di cui tutti sono a conoscenza, ma nessuno ne vuole parlare. «Non dire mai: di quest'acqua io non ne bevo» saranno le parole che faranno riflettere la piccola Maria e mettere in dubbio tutta la sua vita, rivalutando al finale la sua visione sull'eutanasia.
Romanzo adatto a tutti, grandi e piccoli.
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