Una saga al femminile
Non ricordavo neppure di aver acquistato questo libro in versione originale, ma data la sua presenza nella mia libreria (ho circa 700 volumi, quindi mi sento scusata), quando l'ho notato ho deciso di leggerlo. Barbara Taylor Bradford è molto conosciuta come autrice di romanzi rosa, genere che non leggo nemmeno per sbaglio, ma questo non lo è. Si tratta invece della storia di 3 generazioni di donne, Audra, Cristina e Kyle. Le 3 sono, rispettivamente, nonna, madre e figlia. La storia di Audra inizia con il suo (triste) diciannovesimo compleanno nel 1926, e prosegue descrivendo buona parte della sua vita, che dalla nascita di Cristina in poi risulta imperniata sul suo sforzo eroico per darle un futuro brillante. Cristina avrà successo, infatti, a merito del suo talento e degli sforzi compiuti dalla madre. Quest'ultima aveva sognato per lei un futuro da pittrice; così non sarà, perché Cristina diventerà qualcos'altro, ma il tempo e la madre le daranno ragione per la sua scelta. Al contrario Kyle ha deciso di essere pittrice, nonostante il parere contrario della madre Cristina... Il cerchio, insomma, si chiude.
Il romanzo risulta molto descrittivo, con una prosa non difficile ma mai piatta e banale. Per rinverdire il mio inglese l'ho trovata utile. L'affresco storico copre gli anni della Grande Depressione partita del '29, la II Guerra Mondiale e arriva fino agli anni '70. Anche se il fulcro è rappresentato dal rapporto madre-figlia, non manca il contorno che descrive l'amicizia femminile e l'amore uomo-donna. Nell'insieme l'ho trovato un buon libro, meritevole di essere letto. Dal romanzo è stata tratta una miniserie televisiva, che però non ho visto.
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