Opinione su Al di là dei sogni: Romantico
Romantico
16/11/2017
Vantaggi
romantico, surreale, paesaggi
Svantaggi
effetti speciali
Chris nielsen (Robin Williams), un medico, e sua moglie Annie (Annabella Sciorra), una pittrice, sono innamorati, felici e con due figli: Ian (Josh Paddock) e Marie (Jessica B. Grant). Un giorno, però, i due ragazzi muoiono in seguito ad un incidente stradale; questo condurrà Annie a perdere il controllo di sé, tanto da finire in un istituto per l’igiene mentale, dal quale verrà dimessa, in seguito, poiché sembra riacquistare lucidità ed il suo matrimonio con Chris ricomincia a ritrovare un certo equilibrio.
Purtroppo, anche Chris muore a seguito di un incidente stradale e si ritrova nell’aldilà, dove lo aspetta Albert (Cuba Gooding Jr.), il quale gli farà da guida. Chris si rende conto che il posto in cui si trova è del tutto identico ad uno dei dipinti di sua moglie Annie e, mentre vi transita, indugia sui ricordi che questo posto scatena in lui, finché non viene a sapere che anche sua moglie è morta ma non a causa di un incidente: si è suicidata ed i suicidi vanno in da un’altra parte, all'inferno. Chris farà di tutto per riprenderla, anche se questo significherà dover scendere negli inferi.
Già dalla trama si intuisce qualche riferimento alla Divina Commedia di Dante: scendere negli inferi, la guida ma questi sono solo pochi esempi; visionando il film ci si rende conto di quanto l’opera di Dante abbia influenzato la rappresentazione. Premetto che non ho letto il libro dal quale è stato tratto questo film, quindi non so se sono state apportate delle modifiche relative a questi riferimenti.
Inoltre, la storia dei due coniugi, ricalca, almeno in parte, quella narrata nel mito di Orfeo ed Euridice: in breve, durante le loro nozze, Euridice viene morsa da un serpente e cade a terra senza vita; Orfeo, al colmo della disperazione, decide di scendere negli inferi per riprenderla con sé. Qui pregherà Ade e la sua consorte di ridargli Euridice in cambio della sua vita. Acconsentiranno a patto che Orfeo non si volti mai a guardare Euridice durante l’uscita dall’oltretomba.
E’ un film molto particolare, a mio modo di vedere. La presenza dell’arte è preponderante. Non si possono certo paragonare gli effetti speciali della fine degli anni Novanta con quelli attuali ma ha un suo perché. Tutti gli scenari si possono ricondurre a dei quadri, quasi sempre dipinti da Annie stessa; forse doveva simboleggiare come Chris immaginasse il Paradiso ed anche il forte legame tra lui e sua moglie. Legame che nonostante la morte, continua ad esistere in quanto quando Annie decide di cancellare con un solvente uno dei suoi dipinti, anche il paesaggio in cui è immerso Chris nell’aldilà, comincia a sciogliersi.
E’ estremamente romantico, forse ai limiti della decenza ma il titolo, quanto meno quello in italiano, doveva far presagire qualcosa del genere, oltre al gioco di parole con il duplice significato di “al di là”.
Personalmente l’ho amato moltissimo. E’ più originale di tanti altri film che trattano dell’amore eterno.
L’unico elemento che ho trovato disturbante sono i flashback; servono sicuramente allo scopo, dare un’idea di quella che era la vita famigliare della coppia ma sono tantissimi e se non si fa attenzione ai dettagli, si perde il filo temporale.
Per il resto, nonostante gli effetti speciali deludenti, mi è piaciuta l’interpretazione del Paradiso come se fosse un quadro e la tecnica pittorica utilizzata, con delle pennellate che danno un’idea del paesaggio circostante ma allo stesso tempo è tutto poco definito, quasi immateriale, come sono i sogni. L’inferno, per contro, è fin troppo vivido e materiale. Lugubre ed angosciante che riflette lo stato mentale di chi vi entra.
I dialoghi sono un po’ da frase fatta che si può trovare dentro ai cioccolatini ma, secondo me, ci stanno. Sono in linea con la trama, con quello che il protagonista prova. Alla fine si sta parlando di un concetto che non tutti condividono, ovvero l’esistenza dell’anima gemella e sul fatto che ognuna farebbe qualsiasi cosa per l’altra e che, allo stesso tempo, è perduta senza l’altra.
E’ più un film romantico che un fantasy e sinceramente non riesco nemmeno a definirlo come tale in quanto la componente irreale è più legata ai luoghi in cui si svolge la storia e qualche altro particolare ma non è molto invadente.
Una cosa che mi ha lasciata perplessa, sono gli abiti indossati verso la fine del film. Sono adatti per una festa da ballo elegante e particolarmente sgargiante. Non ho ben capito questa scelta stilistica.
L’aver recitato con la maggior parte del set costruito in post produzione non dev’essere stato semplice dato che in alcune scene risulta tutto molto statico, molto finto.
Al di là di ciò che il film è, vi ho letto il messaggio di non arrendersi e che anche vincendo si può perdere qualcosa, tutto sta nel scegliere cosa non si vuole perdere.
È un film adatto a tutta la famiglia, anche se il tema del suicidio e dell’instabilità mentale, seppur temporanea, non sono da prendere con leggerezza ma non c’è nulla che posa essere considerato così traumatico per come è stato restituito al pubblico ma è sicuramente più indicato agli inguaribili romantici, a quelli che credono nell'esistenza dell’anima gemella o per coloro che sognano di trovarla ma soprattutto per coloro che credono che l’amore possa sopravvivere nonostante tutto, anche la morte.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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