Alessandra monasta - la cacciatrice di bugie
Prima di iniziare la recensione premetto che mi sono fatta attrarre da questo libro non solo dal titolo intrigante, ma anche dalla trama.
Una volta iniziata la lettura ho però capito che si tratta di ben altro.
Non sconsiglio la lettura, anzi il racconto è ben descritto e la narrazione chiara, ma non è affatto il romanzo che ci si aspetta.
L'autrice, che è anche la protagonista del libro, svolge il lavoro di perito fonico per la procura di Firenze, e nella sua carriera gli sono capitati anche casi importati e dal forte impatto mediatico.
Il lavoro di fonico è abbastanza complesso, in quanto si devono ascoltare tutte le intercettazioni telefoniche o ambientali, e riuscire a catturare le sfumature di voci ed i dettagli che possono fare incriminare oppure assolvere un sospettato.
Non sempre si riesce ad ascoltare una confessione in piena regola, ed allora serve molta empatia e tanta capacità di svolgere il proprio lavoro per riconoscere quel piccolo dettaglio che fa la differenza.
Questo libro racconta proprio questo, il lavoro del fonico forense.
Tutti i capitoli sono diversi casi che la protagonista ha seguito, raccontando non solo la parte delle intercettazioni ma anche come si svolge la sua vita, quasi fosse un diario ben dettagliato.
Le parti personali che vengono aggiunte alla narrazione rendono la lettura interessante e coinvolgente, facendo conoscere una parte di quelle persone che lavorano nell'ombra per dare supporto alle indagini di polizia.
Sicuramente un libro che piacerà agli amanti del genere giallo, carino anche come narrazione.
Ripeto, mi aspettavo un libro completamente diverso, ma questo non toglie che sia davvero carino e ben scritto.
Se lo leggerete, mi piacerebbe conoscere il vostro parere in merito.
Io come sempre vi auguro una Buona Lettura, e vi do appuntamento alla prossima recensione librosa :)
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