Una divisa per la banda di Bellano
Uno dei pregi di Vitali è che non scrive in modo ricercato e da “professorone”, scrive come mangia, di fatti quotidiani, delle nostra vita dei nostri pregi e dei nostri difetti.
Siamo sempre a Bellano, sempre nel ventennio fascista, con tutte le sue figure tipiche: il podestà, il prevosto, gli osti e i loro avventori. E la banda del paese…quale paese non ha la sua banda?
Quella di Bellano è da poco stata presa in mano dal ragionier Geminazzi, che tra audizioni, vecchie glorie ecc ha il suo bel da fare. Cosa più importante avere una divisa per questa banda…che dovrà vedersela con mille e mille peripezie e battibecchi tra il podestà ed il segretario del partito, con drammi, situazioni buffe, accadimenti esilaranti, come un po’ in tutti i piccoli paesi di provincia.
Un romanzo corale, con tanti personaggi: l’energica moglie di Geminazzi da poco madre, la neomoglie di un componente della banda che benchè molto più giovane lo comanda a bacchetta, Armellina giovane e prosperosa ragazza da marito, il podestà e tante altre persone del paese, macchiette in cui potremmo riconoscere anche tanti nostri compaesani.
Lo stile è semplice, scorrevole, capitoli brevi come nell’uso tipico di Vitali, storia scorrevole, anche se il romanzo non è brevissimo e facilmente godibile e leggibile da tutto…e soprattutto, la banda di Bellano riuscirà finalmente ad avere la sua divisa?
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