Opinione su American McGee's Alice: Alice in chiave dark
Alice in chiave dark
06/12/2018
Vantaggi
Trama e ambientazione
Svantaggi
Tecnicamente datato e mal studiato per durare nel tempo
American McGree's Alice, che per comodità chiamerò solo Alice da ora in poi, partiva con le migliori intenzioni di questo mondo, rivivere la storia di Alice nel paese delle meraviglie ma in chiave dark.
Infatti la storia vedrà che Alice dopo esser sopravvissuta a un incendio in casa , impazzisce e viene portata in un manicomio, qui troverà il bianconiglio che la porterà nel paese delle meraviglie, o meglio una versione aggressiva e splatter di essa.
È vero non ho giocato alla versione originale per PC, ma alla versione PS3 regalata con il suo seguito ma immagino che il titolo sia pressapoco lo stesso.
Comandi scomodi, legnosi e imprecisi a volte non riesci a capire neanche se il colpo va a segno.
I salti sono imprecisi al massimo, dove il più delle volte nonostante avremo un aiuto su dove attereremo, puntalmente scivoleremo sulla superfice e cadremo, e in alcuni livelli significa ricominciare tutto daccapo.
I checkpoint sono mal messi e troppo distanti tra di loro, ma grazie al salvataggio manuale potremmo venire meno a questo problema (sempre se non si salvi in un punto di non ritorno dove per cosa di forze si morirà).
Altra cosa davvero fastidiosa non è che il gioco sia totalmente in inglese, ma un inglese cosi ricercato che anche chi lo mastica può trovare difficoltà.
La longevità è bassa, ma la lentezza del gioco e i continui gameover faranno si che il titolo sembra che duri secoli.
Alice era un titolo che sicuramente all'epoca fece scalpore sia per le ambientazioni che per la storia, ma che è invecchiato malissimo è poco, lo consiglio solo se volete giocare al seguito.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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grafica
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gameplay
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multiplayer
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longevità
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