Opinione su Avatar: Volate con me
Volate con me
08/10/2018
Vantaggi
Grafica, ambientazione, messaggio ecologico, azione
Svantaggi
Svolgimento un po' già visto
-TRAMA: niente che non si sia mai visto, in verità. La Terra inquinata e morente, bisognosa di un minerale molto costoso chiamato Unuptanium, invia braccianti e militari sul satellite di un ignoto pianeta gassoso per instaurare una devastante industria mineraria. Il satellite si chiama Pandora, possiede una coloratissima vegetazione e fauna aliena e anche degli indigeni, i Na'vi, che sono una via di mezzo tra umani e felini e hanno la pelle di un blu splendente. La loro società è molto simile a quella degli Indiani d'America e anche la loro cultura e spiritualità. Sono molto connessi con la natura circostante, ma non per qualche "strano voodoo" (cit. dottoressa Augustine, la ricercatrice approdata su Pandora per studiare i Na'vi e la biologia), bensì per una peculiare comunicazione bio-elettrica tra tutte le piante e le creature del pianeta che possono immagazzinare e scambiarsi informazioni. I Na'vi sono molto coscienti di questo, ma dovranno difendere con le unghie e coi denti il loro mondo dai terrestri sfruttatori. In tutto questo l'ex marine Jake Sully viene reclutato dopo un incidente accaduto a suo fratello per trasferire temporaneamente la propria coscienza nel corpo di un Na'Vi e interagire con loro. L'incontro con Neytiri, la figlia del capo di una tribù che vive dentro un grande albero, cambierà le carte in tavola e gli farà mettere in questione il comportamento della propria specie.
Cosa vi viene in mente? Pocahontas? Aida? Una qualche storia Disney? Anche a me. Per questo forse la trama è la parte più scontata della storia e non offre grandi picchi di genialità
-AMBIENTAZIONE: viceversa questo è il punto di forza. La grafica a metà tra il live action e il 3D è intrigante, con tutte le creature bioluminescenti e le scene d'azione dinamiche e colorate che fanno da contrappunto ai rari momenti tranquilli, alle nebbie delle montagne e alla bellezza candida dell'Albero delle Anime.
-RITMO: vivace, senza nessun rilevante punto morto. Dalla seconda metà del film l'azione diventa predominante perchè si scatena una vera e propria battaglia che poi sfocia nella guerra, quindi si sparano un sacco e mettono in campo tutta la potenza spaccona targata USA. Forse un filino esagerato, ma tutta la militarizzazione è un riflesso dell'antagonista, il colonnello Quaritch, uomo squadrato e soldato implacabile che non si fa problemi ad ammazzare gente per i propri interessi.
-PERSONAGGI: come la trama, sono poco innovativi, tranne la dott. Augustine e la pilota Trudy che sono due personaggi femminili abbastanza originali. Anche Neytiri e suo padre non mi dispiacciono: lei cacciatrice e impulsiva ma anche nobile, suo padre saggio e sensibile. Nessuno viene particolarmente approfondito perchè il film si concentra sugli eventi e sull'azione e non fa molta psicologia.
-MESSAGGI: l'altro punto forte. Condannare l'inquinamento e lo sfruttamento delle popolazioni indigene è qualcosa che il cinema ha già proposto, tuttavia l'aspetto più interessante è la struttura di Pandora e del popolo Na'vi: come detto sono tutti interconnessi e rispettosi di un ambiente che è la loro casa, la loro divinità, il loro antenato e il contenitore delle loro anime una volta deceduti. "L'energia è solo presa in prestito e un giorno dovremo restituirla" è un insegnamento molto, molto attuale e bello per un mondo sconnesso ed egiostico come il nostro. Sicuramente è quello che ho apprezzato di più di tutto il film, al di là di godermi la fantascienza e la grafica.
Dura 161 minuti e secondo me vale proprio la pena di vederlo, anche perchè non è troppo impegnato nè esplicito ed è adatto a un vasto pubblico.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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