Opinione su BASIL - Wilkie Collins: Bellissimo un vero gioiello
Bellissimo un vero gioiello
08/07/2020
Vantaggi
splendido
Svantaggi
solo a chi è interessato alla letteratura dell'800
La trama di ‘Basil’ è molto semplice e lineare; il romanzo è narrato in prima persona dallo stesso Basil, un giovane che appartiene ad una famiglia agiata e aristocratica che racconta, a distanza di tempo, gli avvenimenti che, poco per volta, lo portarono alla rovina e al fallimento della sua stessa esistenza. Così viene introdotta la figura di Margaret, una bellissima giovane donna che incontra Basil sull’omnibus. Basil se ne innamora immediatamente. Un po’ frettolosamente, egli decide di dover sposare Margaret. C’è solo un piccolo, grande problema: Margaret non è un’aristocratica, bensì la figlia di un mercante di stoffe. Che disonore sarebbe per Basil sposare una donna appartenente a quella classe sociale, così tanto inferiore alla sua. Che penserebbe il suo onorevole padre, così legato al culto delle tradizioni, all’importanza della famiglia, al rispetto delle convenzioni sociali? E sua sorella Clara? La dolce, eterea, delicata Clara lo capirebbe? Approverebbe ciò che ha deciso in cuor suo di fare? Nel dubbio, Basil agisce. Ma le conseguenze del suo gesto saranno tante, e terribili.
Se è vero che ‘Basil’ come libro-oggetto è veramente brutto, o almeno così è parso ai miei occhi, è altrettanto vero che il suo contenuto è di una bellezza estrema. Oltre al fatto che è scritto in maniera eccellente, dove tutte le parole trovano il giusto posto, e dove le frasi scorrono via a meraviglia, ‘Basil’ vi tiene realmente incollati alle pagine. Ci sono moltissimi colpi di scena, il che movimenta la storia proprio nei punti giusti, quando sembra che la narrazione si stia leggermente assopendo. Superate le prime sessanta pagine, un po’ lente per le esigenze della storia, voi vorrete sapere. Sapere come finisce, cosa succede, cosa e quali saranno le reazioni umane dei protagonisti, questi meravigliosi personaggi inseriti in una splendida Londra vittoriana. Le mille domande che il protagonista si pone, ci pongono di fronte a degli interrogativi enormi. E se Basil fossi stata io? O magari un mio parente? Ovviamente, il tutto deve essere rapportato al tempo in cui il romanzo è ambientato, un’epoca in cui un matrimonio di questo genere non regalava soltanto momenti di pettegolezzo all’interno di salotti, ma destava un vero e proprio scandalo in società.
Basil forse è un po’ ingenuo, o forse rappresenta e incarna la figura del giovane innamorato e del tutto invaghito della giovane donna, desiderio del suo amore, o forse è entrambe le cose.
Al fine della storia l’ingenuità di Basil ci permette di gustarci una storia che, passo per passo, ci conduce in una spirale di azioni, di piccoli fatti da tenere bene a mente, di sguardi impauriti, di parole sussurrate. Un crescendo sempre più angosciante che coinvolge, senza alcun dubbio, il lettore. Senza anticipare nulla, riporto uno dei passi che più mi ha inquietata leggendo:
“C’erano ancora lampi nel cielo, anche se più di rado. Stranamente, nel momento in cui mi rivolsi a lui il bagliore di un lampo sembrò passare proprio sulla sua faccia. Nell’arco di un istante, conferì ai suoi tratti un colore così orribilmente livido, una sembianza spettrale e distorta che sembrava guardarmi sogghignando come un demonio. In quel momento ci volle tutta la mia conoscenza dell’immutabile tranquillità della sua espressione per convincermi che i miei occhi erano solamente stati abbagliati da un’illusione ottica prodotta dal lampo”.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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