La crema "del frate", o "del prete"?
Anche se è da un pò che non la uso (e meno male si vede che non ho problemi in tal senso) visto che mi e stata molto d'aiuto tempo fa, e visto che si tratta un prodotto particolare che non molti conoscono, mi andava di recensirlo. In famiglia è chiamata "crema miracolosa" ma so che la si conosce in giro comunemente come "crema del frate".
È una particolare crema coadiuvante, per aiutare a lenire e curare certi problemi della pelle.
Mi si era formato un grosso foruncolo (o porro) nel labbro superiore della bocca.
Era piuttosto fastidioso ma come cura mia madre aveva comprato questa crema dai mille usi.
Indicata particolarmente per la cura di infiammazione di pelle e simili problemi per l'epidermide.
Il prezzo è di una quindicina di Euro a vasetto.
Quando l'avevamo acquistata il prodotto era già di colore tendente al giallognolo/ocra.
Anche se è scritto inodore io l'ho sempre trovata puzzolente, un miscuglio di benzina, plastica, o semplicemente di "chimico", dipende dal proprio naso!
Il prodotto tende a presentarsi in uno stato più solido che liquido. Simile al burro quando è freddo di frigorifero.
In quel periodo di bisogno ne prendevo un poco con la punta del dito e spalmavo delicatamente nella parte "impura" anche se ungeva molto e tendeva a non assorbirsi del tutto.
Che dire, ogni giorno l'applicavo 1-2 volte al giorno e nello trascorrere i giorni l'imperfezione della pelle migliorava gradualmente, finche il porro è diminuito in dimensioni fino a scomparire.
Comunque anche a distanza di anni mi è rimasta la cicatrice (un piccolo forellino sopra il labbro superiore) di quel disturbo, anche se non si nota a meno che uno non mi osserva da vicino.
Certo non so se non avessi messo questa crema coadiuvante in quanto tempo sarebbe guarito.
Comunque proprio perché è coadiuvante è comprensibile che deve esser usata unita a pure a una vita e dieta salutare.
Concludendo, reputiamo questa crema molto utile per aiutare la cura di certe imperfezioni dell'epidermide. Chissà perché è chiamata volgarmente "...del frate".
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