Un successo clamoroso
Ho sentito parlare per la prima volta di Bridgerton qualche mese fa vedendo un piccolo trailer e qualche immagine di set. Da quello che sapevo era una serie in costume, ambientata nel periodo della Reggenza inglese, a cavallo tra il primo e il secondo decennio del 1800 ed era una serie televisiva prodotta da Shondaland, la casa di produzione di Shonda Rhimes , creatice di Grey's Anatomy e compagnia bella, che un paio di annetti fa ha firmato un contratto multimilionario anche con Netflix per produrre dei contenuti multimediale anche per la loro piattaforma streaming. Il telefilm è stato sceneggiato da Chris Van Dusen, suo storico collaboratore che ha portato sul piccolo schermo il primo di una serie di libri della scrittrice Julia Quinn. La trasposizione però non solo non è stata fedele, ma col senno di poi, dopo aver letto anche il libro devo dire di averla trovata decisamente svecchiata e resa molto più accattivante.
Ci troviamo in una Londra del 1813 completamente immaginaria, questo è un punto fermo su cui bisogna basare tutta la storia. Per quanto si tratti di un simil storico è un telefilm fantasy con un a Londra tutta bianca, pulita e con strade piene di fiori e vestiti ricamati all'inverosimile, ma anche con personaggi di ogni etnia. Una buona metà del cast è di colore e il tutto non è spiegato perché da per scontato che non ci siano problemi razziali o genere, con una regina di colore a muovere le fila del tutto. Dafne è la bella e piena di speranza figlia della viscontessa Violet Bridgerton al suo debutto in società. Una bellezza impeccabile notata dalla regina e da una misteriosa scrittrice Lady Whisteldown, che pubblica un piccolo libretto di articoli di gossip sulla società benestante inglese, con pettegolezzi e segretucci. L'identità di questa Gossip Girl inglese del 1800 è ben nascosa, peccato che però non risparmi nessuno compresa la giovane. Dafne , un po' ostacolata dal fratello Antony, non riesce ad ottenere una buona proposta di matrimonio ma grazie all'astuzia del duca di Hastings i due finiscono per diventare l'oggetto del gossip di tutta a stagione.
Il telefilm è piano di pecche, molto malizioso e forzato in diverse parti, un paio anch ambigue se si guarda al complesso della storia, ma ci ha regalato anche delle donne forti che sanno dire la loro, nonostante la società e il ruolo da vestale del focolare ma soprattutto la scelta del cast che ho trovato perfetta. Più ch i protagonisti ho adorato la giovane Eloise e questo è merito della trasposizione televisiva che ha mosso un po' le carte e ci ha proposto in anticipo questa giovane detective in stile Regency.
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