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1 Opinioni per Buonvino e il caso del bambino scomparso - Walter Weltroni (Marsilio)
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  • sheffield18
    Una cosa grave, molto grave
    opinione inserita da sheffield18 il 29/11/2020
    Appena uscito in libreria per la Casa Editrice Marsilio e già comprato, mi ha subito interessato il nuovo romanzo giallo di Walter Veltroni che sembra aver preso gusto al genere dopo Assassinio a Villa Borghese. Arrivato alla scrittura dopo una vita di politica, Veltroni è oggi in veste di scrittore completo e pubblica con regolarità nuovi libri che ottengono un buon successo. Gli ultimi due hanno come protagonista il Commissario Buonvino, questa volta di fronte ad un vero cold case portato alla sua attenzione, cioè un caso freddo, anzi freddissimo. Il racconto si svolge in contemporanea, cioè nell'estate 2020 dopo che Roma, ancora sonnolenta, sta lentamente uscendo dai vari lockdown e dalle varie restrizioni e cerca di riprendersi dalla pandemia di covid. Il Commissario Buonvino è diventato famoso per avere risolto il caso di Villa Borghese coi suoi corpi a pezzi e vive ancora di quella fama, anche se a volte non vorrebbe più essere sotto i riflettori. Proprio per questo una ragazza che non conosce, Daniela, ma che lo riconosce, lo ferma e gli presenta il caso di Aldo, il fratello scomparso ancora ragazzino parecchi anni prima, precisamente 11, dai giardini di Villa Borghese dove si trovava con tutta la famiglia e in seguito a cui lo stesso padre si era suicidato mentre la madre era entrata in un mondo parallelo tutto suo. Buonvino, di fronte alla storia di questa famiglia distrutta, ma ancora desiderosa di scoprire la verità, è subito attratto dalla storia come da una calamita: Buonvino prende a cuore il caso, tira fuori il fascicolo tra i non risolti, è stuzzicato dalla sua brillante intuizione e comincia la ricerca insieme ai suoi agenti cui se ne aggiungono due nuovi. Veltroni ha saputo creare un caso classico e ben congegnato scrivendo con una prosa fluida e vivace e un'attenzione per i dettagli che attira il lettore, colpito soprattutto dalla cura con cui ha tratteggiato la figura di Buonvino, ricco di umanità ed intuito, eroe positivo, abbandonato dalla moglie per una donna, un uomo che vive solo o meglio con Gullit e Rijcard, i suoi gatti milanisti. Libro da leggere.
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    storia intrigante e ben scritta
    nessuno