Un libro non si giudica dalla copertina
La premessa è: ho abbandonato il libro dopo una decina di racconti, quindi può anche essere che mi sia persa delle perle!
Il libro, che è una raccolta di racconti della scrittrice russa Ljudmila Petrusevskaja, mi ha subito attirato. Le opinioni riportati in quarta promettevano bene, e parlavano di favole moderne, realistiche e ciniche.
Ho letto il primo racconto e l'ho trovato inconcludente.
Ho letto il secondo... idem.
E via di seguito.
Ne ho letti, come scritto sopra, una decina e davvero non ne ho salvato nessuno.
Il problema non è nella scrittura, si tratta poi di racconti di poche pagine, ma proprio nel fatto che io non ne capisco il senso.
Sembrano una barzelletta che finisce male.
O gli argomenti trattati e lo stile della Petrusevskaja mi sfuggono, sono ad un livello superiore che io non riesco a cogliere, oppure nel complesso è un libro che può appassionare solo gli amanti di questa autrice.
Difficilmente lascio a metà i libri che inizio, ma in questo caso ho avuto proprio la sensazione di perdere tempo.
Spero che qualcuno mi dia qualche spiegazione...
Un libro non si giudica dalla copertina, che in questo caso è davvero bella!
Segnala contenuto