Un sequel che non aspettavamo
Cercami è il sequel di Chiamami Col Tuo Nome, uscito nel 2019, è stato un libro di cui i fan della storia letteraria e cinematografica forse potevano fare tranquillamente a meno. Lo scrittore ha fatto bene a battere il ferro finché era caldo riportando tra le pagine scritte la storia di Elio e Oliver, forse complice il fatto che in più di un’intervista lo stesso regista aveva espresso la volontà di fare un sequel del film, peccato che però tutto bello sulla carta, ma poco convincente nel reale.
La storia fa acqua da tutte le parti a partire dalla scelta di dividerla in quattro parti, dando loro nomi musicali e lasciando solo alla fine l’epilogo della storia che il lettore voleva leggere fin dall’inizio. La prima metà del libro è tutta dedicata al padre di Elio, un preludio troppo lungo e tedioso che in più di un’occasione mi ha fatto storcere il naso. Aciman è bravissimo, scrive bene ed ha un suo stile, ma introdurre i protagonisti del primo libro, in maniera quasi corale solo nella seconda metà dell’opera, fa tanto trovata di marketing. Dopo la parte dispersiva ritroviamo Elio poco più che ventenne a Parigi dove insegna pianoforte alle prese con la nostalgia di un amore adolescenziale e l’arrivo di uno più maturo. Si passa poi in America da Oliver in procinto di intraprendere una nuova carriera professionale insieme alla moglie e lasciare il campus dove ha vissuto gli ultimi anni. Solo alla fine scopriremo il destino dei nostri due protagonisti.
Penso che di questo secondo libro si poteva fare tranquillamente a meno anche perché già l’ultima parte del primo romanzo accennava ad un loro incontro a distanza di anni. Mi ha fatto piacere ritrovarli adulti, con esperienze di vita vissuta alle spalle, però troppo contorno dispersivo per creare un libro da vendere ai lettori.
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