Andate a vedere Gene Gnocchi dal vivo, è esilarante, il libro è noioso
Ogni tanto mi capita di fare un salto in biblioteca alla ricerca di qualche romanzo da leggere e mi sono imbattuto in questo "Cosa fare a Faenza quando sei morto" di Gene Gnocchi.
Premesso che qualche tempo prima ero stata a vedere uno spettacolo a teatro dove lui era veramente esilarante, pensavo di poter ritrovare parte delle gag utilizzate all'interno di questo romanzo.
Ma così evidentemente non è, dato che non mi pare di aver ricordato nulla di ciò.
Non solo, ma a differenza dello spettacolo in cui mi sono divertita tantissimo (e non solo io), il libro l'ho trovato abbastanza noioso.
La trama? Di fondo c'è un uomo, di cui non si conosce il nome fino alle ultime pagine, che decide di farla finita e vuole farlo in una maniera diversa da tutti gli altri, scegliendo di buttarsi nell'acquedotto di Cervia, per poi tornare a Faenza da morto. Nel frattempo lui si guarda attorno e commenta la politica, i personaggi famosi, i film, i libri, la gente comune e quant'altro, mettendoci anche dell'ironia a rileggere tutti questi fatti.
Detto così potrebbe sembrare interessante, ma io l'ho trovato lento.
Sì, a volte si sorride, dell'ironia che solo Gene Gnocchi sa trasmettere, ma nell'insieme devo dire di aver impiegato molti giorni a portare a termine l'opera perchè sembrava un dilungarsi eccessivo di eventi non attinenti l'uno con l'altro.
Poi magari sono io che non ho apprezzato più di tanto e invece c'è qualcuno che l'ha letto e gli è piaciuto... ma son gusti. Io lo considero un comico brillante, ma visto dal vivo. Dal libro non emerge la sua vena umoristica che ti fa scompisciare dalle risate.
Andatelo a vedere dal vivo se ne avete la possibilità, il libro non è granchè.
Segnala contenuto