Davvero bello!
«Si sa, esistono persone che per disperazione tornano indietro nel passato e se lo rifanno a gusto loro.» Cosi' pensa Norama Tripe (anagramma di Romana Petri) verso la fine del libro, la frase e' una sorta di "chiave di lettura" di questo bellissimo ventiduesimo romanzo di Romana Petri, cosi' come bellissimi lo sono tutti i suoi altri ventuno romanzi dal 1990 in poi. - Questo libro e' una sorta di "biografia fantastica" di Giorgio Manganelli che fu "padre letterario della stessa Petri. Gustoso quanto narra Romana Petri a proposito. " «Ascoltando un programma radiofonico, mia madre sentì dire che un giovane scrittore per poter essere pubblicato doveva farsi leggere dal suo scrittore preferito. Squadernai l'elenco telefonico e chiamai Giorgio Manganelli. Era il maggio del 1982» – Romana Petri - Bellissimo per come e' scritto nel senso di "linguaggio letterario/espressivo" capacita' di trasmettere pensieri, emozioni, sottintesi e tutto il materiale connesso, qui la Petri ha una sua capacita' di elaborazione molto personale, seziona il libro (che ha gia' in mente) ma in senso contrario.
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