Saltando il prequel
Vantaggi
trama e stile narrativo
Svantaggi
non adatto a tutti
Dance dance dance è il secondo libro di Murakami che ho letto, presa dall’interesse per questo scrittore dopo il travolgente Norvegian Wood. Di solito chi si avvicina a questo scrittore nipponico dallo stile narrativo così onirico e suggestivo conosce bene le dinamiche dei suoi scritti, tanto che forse il più anomalo è proprio Norvegia Wood. In realtà ho fatto un viaggio inverso partendo dal verosimile per addentrami in un vero e proprio romanzo sogno. Dance Dance Dance va letto come sequel di Sotto il Segno della pecora ma in tutta sincerità non conoscendo questa connessione non ho letto il primo libro citato e non ho avuto grosse difficoltà nella comprensione nella comprensione anche se la figura dell’Uomo- Pecora sicuramente andrebbe approfondita nel libro precedente. Il romanzo in questione invece racconta di un ballo vorticoso, un ballo molto metaforico che nullaha a che vedere con i passi di danza quanto piuttosto con la stessa vita e le infinite domande cui si cerca di dare risposta. Un uomo di trentaquattro anni cui la moglie è scomparsa in maniera misteriosa decide di partire per Sapporo, destinazione il Dolphin Hoterl, un luogo di villeggiatura che però ha molto significato nel suo passato e nel quale spera di trovare risposte. Il libro affronta temi molto cari a Murakami, dall’abbandono, al lutto passando per gli affetti e le mancanze. Ho trovato il libro molto suggestivo, mi è piaciuto tanto all’epoca ed è uno di quei romanzi che sicuramente rileggerò, magari prima però mi approccio al Segno della pecora.
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